I recenti eventi sismici che hanno coinvolto il territorio italiano hanno evidenziato la notevole fragilità dell’edilizia storica nei confronti di forze dinamiche. La carenza di adeguate azioni di prevenzione ha comportato negli anni notevoli danni al patrimonio culturale nonché un dispendio enorme di risorse economiche per gli interventi di ricostruzione post-sisma.
Scopo dell’incontro è illustrare la metodologia di lavoro impostata per la verifica di vulnerabilità sismica della Galleria dell’Accademia di Firenze che, in quanto custode di uno dei più importanti capolavori della scultura cinquecentesca quale il David di Michelangelo, ha un ruolo prioritario nell’attività di tutela del patrimonio culturale italiano.
Il lavoro svolto costituisce una base di riferimento che dovrebbe essere estesa a qualsiasi progetto di restauro. La fruizione di un bene culturale nelle migliori condizioni di sicurezza (intesa non solo verso i fruitori ma anche dell’immobile e del suo contenuto) non è, infatti, solo un mero obbligo normativo, ma è parte essenziale della sua valorizzazione e quindi della ragione della sua tutela.
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