(ASI) Violenti nubifragi con trombe d’aria e grandine fanno salire in conto dei danni all’agricoltura stremata dalla siccità in una pazza estate segnata dal rincorrersi di eventi estremi.
E’ quanto emerge dal monitoraggio della Coldiretti sugli effetti dell’ondata di maltempo che hanno interessato a macchia di leopardo la Penisola. Molti ettari di pomodori, frutteti e vigneti sono stati completamente distrutti dalle trombe d’aria accompagnata da pioggia violenta e grandine in Basilicata dove è stato chiesto lo stato di calamità dopo che in Brianza la caduta di grandine ha devastato il 60% del mais, crivellato zucche con chicchi come biglie di grandine e danneggiato campi di pomodoro, peperoni e melanzane mentre sono in corso di valutazione gli effetti del maltempo sulle campagne in Calabria e nel Lazio dove ad Ostia si è abbattuta una tromba d’aria. Le precipitazioni - continua la Coldiretti - non hanno peraltro scalfito lo stato di grave siccità dei campi perché l’acqua per poter essere assorbita dal terreno deve cadere in modo continuo e non violento mentre gli acquazzoni aggravano i danni e pericolo di frane e smottamenti. Siamo di fronte quest’ anno - sostiene la Coldiretti - al moltiplicarsi di eventi estremi con l’alternarsi di caldo anomalo, siccità, bombe d’acqua e grandinate violente. L’eccezionale situazione di climatica del Paese dell’estate 2017 con i drammatici effetti della siccità, degli incendi e dei violenti nubifragi sulle campagne italiane sono al centro dell’Assemblea nazionale della Coldiretti con le rappresentanze degli agricoltori provenienti da tutte le province d’Italia riuniti per la prima volta per testimoniare le difficoltà presenti nelle diverse realtà territoriali che interessano le coltivazioni, gli allevamenti ed i boschi. L’appuntamento è fissato per le ore 9,30 di domani lunedì 17 luglio al Centro Congressi Rospigliosi in Via XXIV Maggio 43 a Roma. Saranno affrontati dal presidente Roberto Moncalvo i temi di attualità su economia, lavoro, salute e ambiente con il Dossier Coldiretti sui cambiamenti climatici, le disponibilità idriche residue, la quantificazione dei danni e gli effetti sui consumi alimentari ma anche le proposte per superare l’emergenza.