(ASI) Città del Vaticano - Caritas Internationalis si unisce alla gioia e alla gratitudine della Chiesa universale nel dare il benvenuto a Papa Leone XIV.
Offriamo le nostre sentite preghiere all'inizio del suo sacro ministero e ci impegniamo a seguirlo e sostenerlo in uno spirito di servizio e sinodalità, affinché, nel guidare la Chiesa, possa essere un fondamento visibile dell'unità nella fede e della comunione nella carità, "costruendo ponti attraverso il dialogo" mentre edifichiamo una Chiesa sinodale, camminando insieme, cercando una maggiore pace e carità, vicino a coloro che soffrono.
La scelta del nome Leone è profondamente significativa perché ci avviciniamo al 134° anniversario dell'enciclica Rerum Novarum di Leone XIII, il 17 maggio, un chiaro impegno per l'apostolato sociale della Chiesa e per la dottrina sociale cattolica.
Poiché "il servizio della carità è una dimensione costitutiva della missione della Chiesa ed espressione irrinunciabile della sua stessa essenza" (Benedetto XVI, Intima Ecclesiae Natura), questo nuovo capitolo ci invita a rinnovare la nostra missione: testimoniare l'amore di Cristo attraverso atti concreti di compassione, giustizia e speranza per i più vulnerabili del mondo, con al centro la dignità di ogni persona, ascoltando "tanto il grido della terra quanto il grido dei poveri" (Papa Francesco, Laudato Si', 49).
"La Caritas non è solo un'organizzazione umanitaria, è una manifestazione dell'amore di Dio in azione", ha dichiarato il cardinale Tarcisio Isao Kikuchi, presidente di Caritas Internationalis. "Siamo pronti a camminare con il Santo Padre come braccio caritatevole della Chiesa, costruendo una comunità che serve ed eleva ogni persona con dignità".
"Questo è un momento emozionante per la Chiesa e per il mondo", ha dichiarato Alistair Dutton, Segretario generale di Caritas Internationalis. "L'immediata identificazione di Papa Leone con i temi della pace, della solidarietà, del dialogo e della carità, e in particolare il suo impegno verso le persone che soffrono, è una prima indicazione del suo impegno per una Chiesa missionaria per i poveri e per la giustizia sociale. Non vediamo l'ora di continuare la nostra missione e di lavorare con il Santo Padre per portare speranza dove ce n'è più bisogno".
Papa Leone XIV, già Cardinale Robert Prevost, è nato a Chicago, Illinois ed è stato nella sua funzione più recente Prefetto del Dicastero per i Vescovi. In precedenza è stato Vescovo di Chiclayo in Perù, dove ha vissuto per oltre 20 anni. Ha fatto parte del Consiglio di amministrazione di Caritas Perù tra il 2022 e il 2024.
Parlando a nome dell'organizzazione Catholic Relief Services (CRS), uno dei membri della Confederazione Caritas Internationalis negli Stati Uniti, Sean Callahan, suo presidente e direttore generale, ha dichiarato: "Siamo felicissimi dell'elezione di Papa Leone XIV e attendiamo con impazienza la sua leadership e la sua guida. Essendo il primo Papa nato negli Stati Uniti, questa è un'occasione importante per i cattolici americani e, in quanto organizzazione umanitaria della Chiesa statunitense, CRS è orgogliosa di celebrare la sua storica elezione"
Radicata nel Vangelo e nella dottrina sociale della Chiesa cattolica, Caritas Internationalis è una Confederazione di 162 organizzazioni membro che lavorano in oltre 200 Paesi e territori per rispondere alle crisi umanitarie, promuovere lo sviluppo umano integrale e denunciare le ingiustizie, per costruire un mondo in cui ogni persona indipendentemente dalla sua "razza, religione o nazionalità, possa vivere una vita pienamente umana" (Paolo VI, Populorum Progressio, 47). Come ha scritto Papa Benedetto XVI nella Deus Caritas Est, "sempre ci saranno situazioni di necessità materiale nelle quali è indispensabile un aiuto nella linea di un concreto amore per il prossimo".
In ogni crisi - dalle zone di conflitto alle emergenze climatiche - Caritas Internationalis incarna questo amore concreto, reso visibile nel servizio con competenza professionale e umanità (cfr. Benedetto XVI, Deus Caritas Est, 31a). Il nostro lavoro è costruito sulle fondamenta della solidarietà, che Papa Giovanni Paolo II ha descritto non come una vaga emozione ma come una "determinazione ferma e perseverante di impegnarsi per il bene comune". (Sollicitudo Rei Socialis, 38). Questo impegno per il bene comune è più urgente che mai in un mondo che deve affrontare guerre, migrazioni forzate, disuguaglianze e crisi ecologiche.
Ispirata dalle parole di Papa Francesco in Fratelli Tutti - "Un amore che trascende le frontiere è la base per una fraternità vera e universale" - Caritas Internationalis riafferma il suo impegno per una famiglia umana globale che non lasci indietro nessuno. Ci impegniamo a camminare insieme, nella Chiesa e con il popolo di Dio, nella costruzione di un mondo più giusto, pacifico e compassionevole, dove nessuno sia escluso e l'amore non conosca confini.