RUSSIA – STATI UNITI 6-13
(ASI) Quinta giornata del mondiale caratterizzata da un'unica gara quella tra Russia e Stati Uniti, sfida che evoca suggestivi pensieri se si fa un salto indietro nella storia mondiale di solo una ventina d’anni. Ma al contrario di quanto ci si poteva aspettare queste due squadre si sono affrontate in maniera molto corretta, a parte nel finale un po’ di nervosismo immotivato (atteggiamento più stupido che nervoso) da parte di Clever capitano degli Stati Uniti, che prima rimane a “chiarirsi” non si sa per cosa con un avversario che lo aveva placcato ottimamente scatenando una mezza baruffa, e poi entra di spalla in maniera gratuita e violenta sull’ala russa che aveva saltato due statunitensi e passato la palla, azione che probabilmente gli causerà una sanzione. Esordio assoluto in un mondiale per il quindici russo, che nonostante l’emozione si è ben comportato contro gli Stati Uniti, le due squadre sono al quarto incontro tra di loro e con questa vittoria gli Stati Uniti ottengono un quattro si quattro.
Iniziano bene gli americani, giocando bene alla mano e nei punti d’incontro, superano spesso la linea del vantaggio ma finalizzano poco, anche perché i russi adottano un ottima difesa, ma soprattutto ripartono bene con ottimi ricicli mettendo spesso in difficoltà la difesa americana. Americani che potrebbero e dovrebbero capitalizzare di più la mole di gioco fatta nel primo e parte del secondo tempo, anche perché nel fisiologico calo che arriva inesorabile sono i russi a prendere il pallino del gioco, diventando pericolosissimi in attacco avvicinandosi alla meta del pareggio in un paio di occasioni. Una domanda va fatta sul calciatore russo, Kushnarev definito il Wilkinson russo (di Johnny in realtà oltre a una minima somiglianza di più non ha), considerando i molti errori commessi al piede dello stesso, non era il caso di sostituirlo prima con il centro Rachkov molto più preciso al piede? Probabilmente oltre allo storico primo punto guadagnato dalla Russia per aver perso con 7 punti di scarto, ora staremmo parlando di impresa.
RUSSIA - USA 6-13
Giovedì 15 settembre, ore 9.30 - Stadium Taranaki, New Plymouth
Russia: 15 Igor Klyuchnikov, 14 Vladimir Ostroushko, 13 Konstantin Rachkov, 12 Alexey Makovetskiy, 11 Vasily Artemyev, 10 Yury Kushnarev, 9 Alexander Shakirov, 8 Vyacheslav Grachev, 7 Artem Fatakhov, 6 Andrey Garbuzov, 5 Denis Antonov, 4 Alexander Voytov, 3 Ivan Prishchepenko, 2 Vladislav Korshunov (c), 1 Sergey Popov.
In panchina: 16 Valery Tsnobiladze, 17 Alexander Khrokin, 18 Vladmimir Botvinnikov, 19 Adam Byrnes, 20 Victor Gresev, 21 Alexander Yanyushkin, 22 Andrey Kuzin.
USA: 15 Chris Wyles, 14 Takudzwa Ngwenya, 13 Paul Emerick, 12 Andrew Suniula, 11 James Paterson, 10 Roland Suniula, 9 Mike Petri, 8 Nic Johnson, 7 Todd Clever (c), 6 Louis Stanfill, 5 Hayden Smith, 4 John van der Giessen, 3 Matekitonga Moeakiola, 2 Chris Biller, 1 Mike MacDonald.
In panchina: 16 Phil Thiel, 17 Shawn Pittman, 18 Scott LaValla, 19 Pat Danahy, 20 Tim Usasz, 21 Nese Malifa, 22 Blaine Scully.
Arbitri: Dave Pearson (England); Craig Joubert (South Africa), Carlo Damasco (Italy); Graham Hughes (England)
Marcatori: 2' cp. Kushnarev, 13' cp. Wyles, 18' m. Petri tr. Wyles, 64' cp. Wyles, 78' cp. Rachkov