(ASI) Finalmente una partita vera, degna dell’importanza di questo torneo, a confrontarsi due squadre molto equilibrate che si sono affrontate a viso aperto per tutti gli 80 minuti. Ad avere la meglio i padroni di casa, che hanno mostrato di avere una difesa granitica, e di saper sfruttare alla grande ogni minimo errore degli avversari, se poi si aggiungono i numeri di assi come Carter e soci gli ingredienti per una squadra imbattibile ci sono tutti.
Di contro un Australia per nulla remissiva, tutt’altro i Wallabies hanno fatto una grande partita schiacciando spesso e a lungo gli All-Blacks nella loro meta campo, ma trovandosi contro una difesa veramente impenetrabile, ottime le prestazioni di Quade Cooper, Genia, Ioane e Beale, che con le loro giocate hanno messo in crisi la difesa dei Tutti Neri. I primi punti All-Blacks vengono da un fallo in mischia e da un placcaggio mancato del numero 15 Australiano in una fase di gioco dove gli Wallabies stavano macinando gioco, l’uno due non disunisce gli Wallabies che tornano a macinare gioco, anche se non trovano gli spazzi per far male ai tutti neri.
Venticinque sono i minuti di dominio territoriale dei Wallabies nonostante il parziale sfavorevole di 10-0, ma la superiorità All-Blacks si mostra tutta nell’azione della seconda meta, palla persa e prima Nonu e poi Carter prendono due buchi nella difesa australiana e mandano Mealamu a schiacciare in meta. Il primo tempo si conclude sul 17-0, mostrando tutte le carenze difensive australiane e la scarsa vena al piede di O’Connor che sbaglia 2 piazzati. Il secondo tempo si apre come si era chiuso il primo, con un errore al piede di O’Connor e la Nuova Zelanda che approfitta di ogni errore, è Carter con un gran drop a portare i suoi a +20. Improvvisamente poi una fiammata australiana con un’azione bellissima dei suoi uomini migliori che portano in meta l’estremo Beale, l’entusiasmo dei gialli dura appena un minuto, altro buco in difesa, grossa svista arbitrale su un in-avanti e terza meta degli All-Blacks con Sivivatu.
La partita si conclude con una girandola di sostituzioni e la seconda meta Wallabies frutto di una grande azione che porta capitan Rocky Elsom. Bello anzi bellissimo il gioco dell’ Australia nonostante il risultato, ma mostruosa la Nuova Zelanda intelligente nello sfruttare ogni errore degli avversari, ma soprattutto mastodontica in difesa neo fino ad oggi dei tutti neri, che mettono il cappello sul Tri-Nations.
Sabato 6 agosto Eden Park, Auckland.
Nuova Zelanda: 15 Muliaina ,14 Sivivatu(55 Slade), 13 Smith, 12 Ma’a Nonu (69 S.B.Williams),11 Gear,10 Carter,9 Weepu (60 Ellis),8 Read,7 McCaw(C),6 Kaino (Thomson),5 Williams (66 Whitelock),4 Thorn,3 Franks,2 Mealamu (66 Hore),1Crockett (50 Franks).
Australia: 15 Beale,14 O’Connor,13 Ashley-Cooper,12 McCabe,11 Ioane,10 Cooper,9 Genia,8 McCalman (55 Higginbotham),7 Pocock,6 Elsom(C),5 Horwill,4 Simmons (53 Vickerman),3 Alexander,2 Moore(69 S.Fainga’a),1 Kepu.
Arbitri: Craig Joubert (Sud Africa), Marius Jonker (Sud Africa), Christie du Preez (Sud Africa), Glen Jackson (Inghilterra).
Tabellino: 6 min Carter(NZ) C.P., 8 min Nonu(NZ) Meta Tr. Carter(NZ), 27 min Mealamu(NZ) Meta Tr. Carter(NZ), 47 Drop Carter(NZ), 51 Ioane(AU) Meta Tr. Cooper(AU), 53 min Sivivatu(NZ) Meta Tr. Carter(NZ), 68 min C.P. Carter(NZ), 76 min Elsom(AU) Meta Tr. Cooper(AU).