(ASI) Perugia. Venne finalmente il giorno più atteso. Dopo averne già saggiato le qualità umane nella prima delle tre feste organizzate dalla Sir Safety Conad Perugia per celebrare lo storico triplete, ecco che i Sirmaniaci, che hanno preso letteralmente d’assalto il Quasar di Ellera (erano in 500 se non di più) per dare il benvenuto a colui il quale è da più parti il più forte pallavolista del mondo.
Cori e canti a getto continuo per un popolo che già sogna la Champions League, dopo che nelle ultime due occasioni la squadra bianconera è andata a sbattere proprio sullo Zenit Kazan, la squadra da cui proviene il quasi 25 enne cubano. D’altra parte, metafora calcistica alla mano, è come se si acquistasse Messi o Cristiano Ronaldo ed ecco che certe situazioni vengono da se.
Sul grande palco allestito per la conferenza stampa salgono, oltre a Leon, il direttore sportivo Stefano Recine, il direttore generale Benedetto Rizzuto, tra gli artefici di questa straordinaria operazione, il patron di Conad Danilo Toppetti e ovviamente il numero uno del club bianconero Gino Sirci.
È proprio quest’ultimo ad aprire: “Il capolavoro Perugia l’aveva già compiuto nel 2017, quando Wilfredo si è reso conto di chi fosse Perugia e dove andasse a parare. Roma 2017 significa soldi ma tanto altro. Abbiamo qui diverse persone che sostengono il suo arrivo, soprattutto Danilo Toppetti, che va ringraziato poiché gestisce l’azienda più grande dell’Umbria e ha dimostrato di voler fare del bene alla nostra regione”. Sul personaggio le idee sono già chiare: “Wilfredo è un ragazzo sincero, e quando una persona è sincera ho detto tutto. Il suo arrivo farà un campionato italiano ancora più bello e verranno da tutte le parti d’Italia per vederlo. Noi siamo come Leon, vale a dire gente brava e sincera. Lo abbiamo preso perchè è una persona di classe e vogliamo essere come lui”.
Tornando sul tema del contributo dei partner, ecco il pensiero di Toppetti: “Abbiamo terminato un’annata fantastica. Vado dietro ad un pazzo come il nostro presidente. Come diceva Steve Jobs bisogna essere affamati e folli. Noi siamo andati dietro alla follia di una persona che vuole fare sempre il massimo. E così abbiamo preso Leon, che ci ha massacrato per due anni di fila. Spero ora che accada il contrario e che ci aiuti a vincere più dello scorso anno. Sono molto fiducioso”.
Arriva finalmente il turno del vero protagonista della giornata, colui che è chiamato a sostituire in banda niente meno che Ivan Zaytsev: “Sono molto contento di essere arrivato, e mi aspetto grande felicità sin dai primi giorni. Arrivo in una squadra fortissima e bellissima. Darò tutto quel che posso dare per vincere. Ringrazio il presidente e gli sponsor, e anche ai tifosi, senza i quali non sarei qui”. A dargli il benvenuto non è voluta mancare un’illustre connazionale, quella Mirka Francia vinci tutto con la vecchia Sirio. Il fuoriclasse caraibico indica la strada per arrivare al top: “Questa è una squadra che ha già fatto un ottimo lavoro. Se vogliamo diventare i migliori al momdo dobbiamo essere concentrato in ogni singola situazione”. Leon sarà allenato da chi in fatto di schiacciatori se ne intende: “Ho grande rispetto di Bernardi, ha scritto la storia”. Con Leal, acquistato da Civitanova, sarà grande duello: “Ho avuto qualche contatto con lui e gli ho detto che lui è alla Lube, io a Perugia”. Proprio i campioni d’Italia hanno dovuto fronteggiare una concorrenza piuttosto agguerrita: “Ci sono tre o quattro squadre che mi hanno cercato, ma preferisco tenere i nomi per me. Ho deciso di valutare prima le offerte dall’Italia poi di altri paesi”. Qualche contatto con i suoi futuri compagni c’è stato: “Ho parlato con De Cecco e Atanasijevic”. Come giocatore Leon si definisce così: “Penso di avere il 50% di forza e 50% di tecnica. È proprio su questo aspetto che posso migliorare. Questo campionato e sia forte che tecnico e mi piace molto”. La tifoseria è di quella che lascia a bocca aperta: “Tutta la gente è bravissima e l’ho visto durante la finale scudetto. Sono i numeri uno. Quando si gioca in casa batterci è praticamemte impossibile. Ci incitano in tutte le partite, mentre in Russia accadeva solo in quelle più importanti”. Suo futuro compagno di banda Pippo Lanza: “È molto forte e gioca con la nazionale. Possiamo comunicare bene e contribuire nella crescita della squadra in Italia e nel mondo”. Molteplici gli hobby fuori dal campo, uno in particolare: “Mi piace pescare”. Pressione? Nemmeno a parlarne: “Sono concentrato sul gioco. Non la sento”. Ed infine, una battuta sulla prossima Champions, da lui vinta per quattro anni di fila in Russia: “Non c’è solo Kazan, ma molte altre squadre, che sono forti, ma noi lo siamo ancora di più”.
Chiude Recine, svelando un retroscena: “È stata una trattativa piuttosto difficil e i meriti sono principalmente del presidente. Non ricordo di aver preso un giocatore così forte. Quando aveva 19 anni era già una stella e ho provato a prenderlo allora, ma poi temevo ci arrestassero e gli ho detto di lasciar perdere”.
Tutto vero dunque. Sirci evidentemente non non deve aver scherzato troppo quando un tempo aveva rivelato “Se un giorno Leon può venire a Perugia? Magari se qualche sponsor ci copre parte della spesa…”. Esattamente ciò che è avvenuto poco più di un anno dopo quella (comunque) magica serata di Roma. Un colpo senza precedenti, destinato a modificare drasticamente il panorama del volley nazionale ed internazionale.
Enrico Fanelli - Agenzia Stampa Italia