Il Perugia Basket, infatti, ha depositato la domanda di iscrizione per il prossimo campionato di Divisione Nazionale A, decidendo di conservare la categoria conquistata e difesa sul campo, anche se attualmente dovrà per forza di cose (leggi: conti in regola) ridimensionare le proprie ambizioni.
La società di Via Salvatorelli, in attesa di ricevere contributi economici - per l'ottenimento dei quali si sarebbero spese le Istituzioni locali - dal mondo imprenditoriale perugino, ha deciso dunque di ripartire con una rosa incentrata sui giocatori che hanno fatto la storia recente del Perugia Basket.
Parliamo della guardia Giacomo Chiatti, del centro e capitano biancorosso Simone Bonamente e della funambolica ala Davide Poltroneri, cui si potrebbe aggiungere Costantino Cutolo (ormai da due anni a Perugia) se l’operazione alla caviglia darà risposte finalmente positive. A rimpolpare il roster saranno chiamati in pianta stabile i giovani virgulti John David Rath e Francesco Santantonio, prodotti del progetto “Perugia Basket Academy”, oltre che altri giocatori che nel corso del mercato estivo potranno rientrare nel budget previsto.
Come coach della squadra è stato poi confermato il preparatissimo Andrea Fabrizi, reduce da una bella prova alla sua prima esperienza da capo-allenatore.
Ovviamente la scelta della società perugina, in linea con la corretta gestione dei conti economici (caratteristica storica del Perugia Basket), non preclude la possibilità di rivedere verso l’alto gli obiettivi previsti qualora si materializzassero gli aiuti promessi, che si aggiungerebbero a quelli che la sottoscrizione “Io sto con il Perugia Basket”, promossa dall’Associazione Sostenitori, sta mettendo insieme.
Quello che è certo è che Perugia non fa eccezione in un contesto - quello del movimento cestistico italiano - che trova notevoli difficoltà a sopravvivere: in Serie A sparisce Teramo e Treviso forse dovrà ripartire dalla Legadue, mentre altre ancora (Piacenza e Brescia su tutte) rischiano il fallimento.
Ma anche in DNA la situazione non è diversa: attualmente sono solo 21 le squadre che si sono iscritte, con Fabriano, Pavia ed Anagni che hanno rinunciato. Al netto di eventuali ripescaggi (Reggio Calabria e Fortitudo Bologna attendono novità al riguardo), dunque, non è escluso che la formula inizialmente prevista per il prossimo campionato non venga rivista. Si parla di un ipotetico unico girone e di modifiche nel numero delle retrocessioni e delle promozioni.
È dunque ancora presto per tracciare giudizi definitivi, ma di sicuro la scelta del Perugia Basket è quella giusta, considerando che le comuni difficoltà non è detto che rendano la rosa biancorossa così di secondo piano come potrebbe apparentemente sembrare. I soldi mancano a tutti, ma pochi hanno giocatori del carattere e della tempra di Chiatti, Poltroneri e Bonamente: quando si scenderà sul parquet se ne potrebbero vedere delle belle...
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