(ASI) I quindici secondi più lunghi della storia della Nba in quel di San Diego. La stella Lebron James, dentro soltanto un quarto d’oro nel primo tempo nella sfida coi Denver Nuggets, ha brillato giusto il tempo di mettere a segno nove punti e tre assist, per poi accomodarsi nuovamente in panchina.
I Lakers perdono la prima sfida di preseason è vero, ma la “notiziabilità” della prima con la maglia del club più titolato della pallacanestro americana ha prevalso su tutto, anche sulle ragioni di una certa imperscrutabilità dello spogliatoio dove sono persino piombate le telecamere su “The King”.
Riesce invece a far meglio Marco Belinelli rispetto all’ex Clevaland. L’emiliano, ora in forza agli Spurs, ha totalizzato 9 punti in 13 minuti e grazie al successo dei texani non può che celebrare il ritorno San Antonio, dopo la stagione passata coi Sixers. L’altro italiano, Danilo Gallinare, che con il suo connazionale condivide l’assenza alle qualificazioni mondiali degli azzurri per motivi precauzionali, riesce ad imporsi con i suoi Clippers mettendo a segno in mezz’ora ben 19 punti e per la maggior parte al tiro.
I Celtics con i rientri di Kyrie Irving, in 30 minuti mette a segno 20 punti, e Gordon Hayward, oltre a quello di Daniel Theis, si confermano essere la formazione più intraprendente della lega vincendo con esperienza contro Charlotte Hornets, che nei minuti finali perdono palla in mezzo al campo e Boston recupera il rimbalzo.
A Chicago i Bulls vincono e convincono, nonostante l’infortunio di Lauri Markkanen che lo terranno lontano dal parquet per due mesi. Tuttavia ci pensa Zach LaVine a non far sentire l’assenza del finlandese mettendo a segno 21 punti in 24 minuti contro New Orleans che perde negli ultimi dieci minuti della gara. Trionfi anche per Toronto Raptors, Dallas Mavericks e Utah Jazz.
Cadono invece i campioni in carica dei Golden State contro i Timberwolves Minnesota. Le riserve dei Warriors, sotto gli occhi di Kevin Durant e Klay Thompson che entrano a partita in corso mettendo a segno rispettivamente 16 e 17 punti, crollano sotto i colpi degli ultimi quattro punti nei minuti finali messi a segno da Luol Deng. Il neo acquisto De Marcus Cousins è ancora un miraggio, visto che tarderà il suo rientro e dello stesso Durant si dubita possa restare anche la prossima stagione. La destinazione più palpabile è quella dei Lakers e i tifosi già sognano un duo con James.
Tra gli appuntamenti di preseason, previsti nei prossimi giorni, spiccano i New York Nicks contro Washington. I “Knickerbockers” in questi giorni sono sotto pressioni per le dichiarazioni via social di Joakim Noah, che sperava di essere ceduto nel mercato estivo e invece è rimasto nella Grande Mela. La prima sfida di preparazione al prossimo campionato spetta anche a Memphis Grizzlies contro Rockets: la banda di Marc Gasol viene da una stagione quasi interamente da dimenticare. Ai tanti infortuni, vedi su tutti le sole 12 partite giocate da Mike Conley o le 36 dell’ormai mistero Chandler Parsons, vanno aggiunte le incomprensioni tra lo stesso spagnolo e David Fizdale.
I Magic sono attesi invece a Philadelphia. La formazione di Orlando chiude il “primo turno” di precampionato per poi dare spazio a tutte le altre sfida a cominciare dal 3 ottobre. Bamba e compagni hanno assaporato il dolce gusto dei Playoff nella scorsa stagione. Dopo essere stata eliminata 4-1 dagli Indiana Pacers, la squadra della Florida non ha più raggiunto la post-season, nè ottenuto un record positivo. Con solamente 25 tristi vittorie e 57 sconfitte subite, i Magic hanno concluso la stagione 2017-18 in quattordicesima posizione nella Eastern Conference. Quest’anno ci penserà come head coach Steve Clifford, vice allenatore già dei Magic dal 2007 al 2012.
Elisa Lo Piccolo - Agenzia Stampa Italia