(ASI) - 355 anni fa Luigi XIV pronunciava la frase "L'état, c'est moi", lo Stato sono Io. Finiti i tempi dell'assolutismo, dall’altra parte del mondo, nel nuovo, nello stato della California si sarebbe consacrata la rinnovata figura mitologica di un altro dio “Atlas” nella personalità e gesta di Lebron James.
La freccia di Cupido consacrata sull’altare di Los Angeles è valsa così tanto per “The King”, divenuto la punta di diamante dei Lakers, che quest’anno puntano forte sul cestista ex Cleveland per provare un tete e tete con la titolata Golden State capitana da Stephen Curry.
Se l’arrivo di Cristiano Ronaldo a Torino ha fatto “breccia” sull’opinione pubblica, per il poderoso ingaggio, parimenti, il colpo di mercato messo a segno dalla società dell’ex Magic Johnson ha fatto altrettanto, se non di più visto che James percepirà in quattro anni 154 milioni di dollari al cospetto dei 120 milioni di euro che incasserà l’assolo portoghese nella stessa lunghezza temporale. Senza contare naturalmente, da ambedue le parti, l’annessione di sponsor oltre al cash societario; ma anche qui, “The King” supera Ronaldo, visto che le maggiori partnership del secondo, a differenza del primo, non sono assestanti ma legate prettamente alla Juventus e quindi ai 30 milioni a stagione.
Cifre nettamente inferiori invece per il passaggio clamoroso, anche se al momento di un anno, di De Marcuse Cousins ai Golden State i primi di luglio. Via invece Zaza Pachulla, passato ai Detroit Pistons insieme a Jose Calderon e Dwane Casey; e McGee con Rondo, Beasley, Caldwell-Pope, Lance Stephenson ai Lakers.
L’unico colpo messo a segno da Boston Celtics, che si confermano con un roster di livello e che può lottare per conquista dell’anello, è Marcus Smart, classe ’94. Charlotte Hornets invece si tiene stretto il congolese Bismack Biyombo con un contratto importante e sostanzioso, formulato qualche anni fa dalla società di Michael Jordan. I Chicago Bulls invece piombano su Jabari Parker, ex Milwaukee Bucks e stipulano con lo statunitense un contratto biennale a 40 milioni.
L’ago della bilancia, per stabilire la misura del mercato delle varie franchigie, di certo non pende dalla parte dei Cleveland che hanno perso Lebron James, semieroe nei playoff per la final conference di quest’anno. Collin Sexton è un valido sostituto, ma al momento, come è giusto che sia, è solo un innesto che incuriosisce. Dallas Maveriks questa estate, ha ottenuto il sì da parte di DeAndre Jordan e Luka Doncic.
Gli Houston Rockets, nonostante un mercato in entrata con Clint Capela e Carmelo Anthony, hanno perso la loro difesa lasciando andare Trevor Ariza e Luc Mbah a Moute. Indiana Pacers si sono rinforzati invece con Chapeau. Tyreke Evans, Doug McDermott e Kyle O’Quinn: mentre i Los Angeles Clippers hanno rimpiazzato DeAndre Jordan con Marcin Gortat. Nei New York Knicks è arrivato Mario Hezonja, mentre Menphis Grizzlies ha fatto presa sui giovani e i Brooklyn Nets, Denver Nuggets e Miami Heat non hanno messo a segno nuovi colpi di mercato.
Al via domani notte la preseason, vista la data di inizio della stagione fissata al 16 ottobre, con il debutto di LeBron James in maglia Lakers, quello di Leonard coi suoi Raptors e di Carmelo Anthony al fianco di Harden e Paul a Houston e poi il ritorno di Marco Belinelli con gli Spurs e il rientro di Danilo Gallinari coi Clippers. In tutto sono dieci le partite che si giocheranno fra il 29 settembre e il 10 ottobre e che porteranno spettacolo ai più. Ecco di seguito i match che si terranno nella fase di “rodaggio” delle varie franchigie:
29 settembre (ore 1) Toronto Raptors- Portland Trail Blazers
(ore 2.30) Golden State Warriors-Minnesota Timberwolves
30 settembre (ore 23) San Antonio Spurs-Miami Heat
(ore 2.30) Los Angeles Lakers-Denver Nuggets
2 ottobre (ore 2) Boston Celtics-Cleveland Cavaliers
(ore 2) Houston Rockets-Memphis Grizzlies
(ore 3) Utah Jazz-Toronto Raptors
(ore 13.30) Philadelphia 76ers-Dallas Mavericks
6 ottobre (ore 4) Los Angeles Lakers-Los Angeles Clippers
8 ottobre (ore 4.30) Golden State Warriors-Phoenix Suns
10 ottobre (ore 4.30) Los Angeles Lakers-Golden State Warriors
Elisa Lo Piccolo – Agenzia Stampa Italia