(ASI) In un noto "country house" della periferia perugina si è tenuta lo scorso fine settimana la tradizionale cena di gala della Liomatic Perugia Basket, alla presenza dei giocatori biancorossi, dell'assessore allo sport del Comune di Perugia e della stampa locale.
È stata l'occasione per ringraziare in primo luogo i grifoni in campo, che hanno disputato un torneo di A Dilettanti superiore ad ogni aspettativa della vigilia, avendo sfiorato la qualificazione alla finalissima-promozione per la Lega Due.
Alla presenza di Paolo Caporali ("patron" della Liomatic), che ha da parte sua assicurato anche per il prossimo anno il contributo economico della sua azienda come sponsor principale - dimostrando così la sua attenzione per lo sport della "palla a spicchi" - lo staff societario, dopo aver ricordato e ringraziato per il suo contributo l'ex coach Riccardo Paolini, ha fatto il punto sulle prospettive del Perugia Basket per l'anno venturo, nuovo allenatore in primis.
Conferme ufficiali per ora non ce ne sono, ma è apparso evidente come la prima scelta di Paolo Chiacchella (massimo dirigente tecnico del Perugia Basket) per la nuova guida sia sicuramente Furio Steffè, allenatore triestino dall'ottimo pedigree attualmente sotto contratto con Castelletto Ticino (tra l'altro unica squadra, insieme a Trento, che è riuscita in questa annata a sconfiggere la Liomatic sia all'andata che al ritorno).
Il nodo da sciogliere è rappresentato dal legame ancora in essere tra lo stesso Steffè e la società piemontese: se si addivenisse ad un accordo di tansazione allora si potrebbe considerare la casella "coach Perugia Basket" già riempita per il prossimo torneo.
Quanto al discorso giocatori, al momento tutto è fermo in attesa del nuovo allenatore - come è giusto che sia - anche se si è capito chiaramente che è praticamente confermato il trio Poltroneri-Bonamente-Chiatti, che dovranno quindi fare da "trait d'union" tra passato e futuro.
Si deve comunque considerare che nella prossima Lega3, detta anche "campionato di sviluppo", ben cinque dovranno essere i componenti della rosa sotto i 23 anni di età (addirittura due di questi "under 21"!) e di conseguenza avere un coach del calibro di Steffè - nel 1995 Capo-Allenatore in A1 con Trieste - potrebbe aiutare non poco la società perugina a costruire una squadra che possa confermarsi tra le grandi di questo difficile campionato.
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