Va agli archivi la stagione 2010-2011 della Serie A dilettanti di pallacanestro.
Per i grifoni perugini ancora un ottimo campionato (condotto quasi sempre tra primo e secondo posto), conclusosi però con un po’ di rammarico a causa del calo finale di risultati, con la conseguente terza posizione ed il fattore campo contrario nella fase successiva.
Questo è stato certamente uno degli elementi che ha reso poi possibile la subitanea eliminazione in semifinale-playoff ad opera della “corazzata” Brescia, la squadra che ha poi raggiunto per prima la Lega Due (3-0 sull’altra finalista Trapani): sarebbe stato comunque difficile contrastare un team con una rosa da serie superiore ed i perugini hanno davvero sfiorato il miracolo sportivo.
L’altra squadra promossa è risultata poi essere comunque la squadra trapanese - un’altra vecchia conoscenza della Liomatic (l’anno passato sconfitta dai biancorossi nei quarti-playoff) - che ha avuto la meglio, sempre con un netto 3-0, su Ostuni.
Proprio analizzando i risultati finali non si può non riconoscere lo splendido torneo giocato anche quest’anno dal Perugia Basket, pur appannatosi nel momento clou della stagione anche a causa dei troppi infortuni e di un pizzico di sfortuna, che in questa annata non è mai voluta venir meno.
Insomma, una Liomatic che nei suoi primi due campionati di A Dilettanti è uscita dai playoff a testa altissima per mano delle future squadre promosse (Barcellona Pozzo di Gotto e Brescia), dando loro filo da torcere ben più delle altre avversarie: tra l’altro Barcellona si è fatta valere anche al “piano superiore”, visto che è stata eliminata solo in semifinale nelle sfide per la promozione in A1!
Proprio da questi ottimi risultati si dovrà ripartire per consolidare nel basket di vertice il movimento cestistico perugino, che cresce facendo i giusti passi e senza voli pindarici, ma con l’obiettivo di raggiungere presto il mondo professionistico.
Tutto ciò avverrà con un nuovo coach. Infatti il Perugia Basket ha deciso di non confermare Riccardo Paolini alla guida tecnica della squadra: una decisione che è sicuramente costata molto ai dirigenti biancorossi, ma che va comunque rispettata.
Non possiamo però non ringraziare ancora una volta coach Paolini, che ha comunque lasciato in Umbria il ricordo di uno splendido campionato e che dopo oltre venticinque anni ha contribuito a riportare in città un grande interesse ed entusiasmo per il basket.
Il coach sarà certamente ricordato, oltre che per la sua preparazione tecnica e tattica (la sua squadra ha sciorinato nei primi mesi del torneo un gioco davvero spettacolare), anche per le sue doti umane, la sua gentilezza e disponibilità nei confronti di tutti, tifosi o addetti ai lavori che siano stati.
Un allenatore da serie superiore, insomma, cui auguriamo un grande “in bocca al lupo” ed un sincero “arrivederci” su palcoscenici di maggior spessore.
Quanto al futuro prossimo, proprio il “nodo” della guida tecnica sarà alla base delle future scelte nella composizione della rosa dei giocatori.
Le prime indiscrezioni parlano di una Liomatic sulle piste di due coach di livello: Furio Steffè (quest’anno alla guida di Castelletto Ticino) e Massimo Friso (ex Ferentino).
In ogni caso la società perugina ha deciso di mantenere il proprio “zoccolo” duro, vale a dire Bonamente-Chiatti-Poltroneri, cui si aggiungeranno i giocatori che il nuovo allenatore riterrà più funzionali al suo progetto: non dimentichiamoci che l’anno venturo ci saranno necessari aggiustamenti nei roster a causa delle nuove regole, che impongono la presenza in prima squadra di tre “under 23” e due “under 21”.
Ma su questo torneremo a breve, così come sulla formula del prossimo torneo, che sarà chiamato “campionato di sviluppo” o “Lega3”.