(ASI) All'ultimo tuffo, Mattia Mustacchio. Il Perugia piega l'organizzato e vischioso Vicenza di Bisoli a due minuti dal novantesimo e conferma il trend. La striscia positiva si allunga e ora il Grifo è anche la squadra di serie B che ha perso di meno.
Un gol e un risultato importantissimo, con cui il Perugia viene a capo di una partita complicata, nella quale il noto campionario bisoliano (organizzazione, densità, palle rubate e ripartenze fulminee in verticale) sembrava aver avuto la meglio su un Perugia oggi incapace di mantenere la lucidità necessaria nella parte finale delle azioni. Le conclusioni ci son state, le occasioni pure, ma i ragazzi di Bucchi sono mancati nell'ultimo passaggio e nella conclusione finale. Bisoli ha indotto il Perugia ad allungarsi, soprattutto grazie a Pucino che, sulla fascia sinistra, ha spinto molto e ha costretto Di Chiara a non avvicinarsi quasi mai al fondo. Brighi ha sbagliato molto, Acampora è da rivedere, Ricci non è stato mai decisivo. Tutta colpa dei vicentini? Forse, ma qualcosa in impostazione hanno sbagliato anche i grifoni, che avrebbero dovuto stare con le linee più vicine e fare giocate più veloci. I veneti spesso son ripartiti pericolosamente, ma oggi la retroguardia perugina è stata impeccabile e coraggiosa nell'uno contro uno. Belmonte su tutti, Volta gladiatorio, anche se non sempre preciso in impostazione. Alla lunga, il giro palla ha stancato il Vicenza, che nella ripresa ha accusato un calo. Il Perugia ne ha approfittato e i cambi di Bucchi (Terrani per Guberti, Mustacchio per Nicastro e Forte per Ricci) hanno disegnato, tra il 15' e il 20', un 4/2/4 che a quel punto, col Vicenza rintanato e ormai inoffensivo, ci voleva. L'arrembaggio dei grifoni è diventato costante, anche se non sempre lucido. Si sono moltiplicate le mischie e le situazioni di rimpallo in area e il Vicenza ha cominciato a caracollare. Però, il gol non arrivava. Fino all'88', al colpo di testa a girare di Mustacchio su corner, con la palla che si è infilata sul primo palo, lasciato sguarnito dai vicentini. È venuto giù il Curi. Anche perché gli altri risultati della giornata sono stati nel complesso positivi, a parte, soprattutto, la vittoria del Verona, che costringe a tener presente la regola del distacco tra terza e quarta non superiore ai 9 punti perché si disputino i play off. Neanche il tempo di rifiatare e martedì al Curi ci sarà il Pisa. Un'altra squadra scorbutica, che prende pochi gol. Un'altra partita da giocare con pazienza e intelligenza. Magari approcciandola subito con impeto, per non doversi ancora giocare tutto negli ultimi minuti.
Daniele Orlandi - Agenzia Stampa Italia