(ASI) L'insostenibile ragione dell'essere.......protagonisti ad ogni costo, portano personaggi, anche di grande esperienza, come Claudio Ranieri, a rimangiarsi dall'oggi al domani , verita' e passioni espresse poco tempo prima -
(Qualcuno gli ha dato gia' del "voltagabbana" soprattutto dopo che si e' seduto sopra la panchina dell'Inter - La ragione? e' semplice: quando era sulla panchina della Juve, parlava male della Roma e dell'Inter........poi, quando ha allenato la Roma, ha cominciato a parlare male dell'Inter e ha continuato con la Juventus - Ora che veste nerazzurro, non trova di meglio di attaccare la Roma, sua piu' recente creatura, e la Juve, alla quale nel dopo partita di S. Siro di Sabato scorso, ha dedicato una chicca niente male........."quel corrono come dannati" rivolto ai bianconeri, che si presta a tante considerazioni, anche poco piacevoli, e che avrebbe fatto meglio a non pronunciare - Va comunque scusato il tecnico testaccino........perche solo ora si sta rendendo conto che invece di una Ferrari, come credeva lui, si ritrova fra le mani solo una buona utilitaria (della Ferrari-ricorderete il Triplete - e' rimasto solo il ricordo) - Certo, qualcuno potrebbe obiettare che Ranieri e' un grande aziendalista ed un professionista esemplare - Ma , nessuno, ha mai sentito Fabio Capello parlare male della Roma o del Milan, quando sedeva sulla panchina della Juve - Ne' adesso, al timone dell'Inghilterra, parla male della Juventus - Quindi credo che sia una questione di stile, stile calcistico, naturalmente.......... - Chiudo con un pensiero che mi logora la mente e che non mi abbandona dopo quello che si e' saputo su Antonio Cassano - caro pibe de Bari e d'Italia - mi pare che di sfiga tu ne abbia tanta..............ma credo che la tua classe, immensa, possa fare, anche una volta il miracolo - dai Antonio , non fare scherzi...non possiamo fare a meno di te................(anche questa la prendiamo come una cassanata....................) - ti aspettiamo...........alla SANTE' ................e alla prossima volta Dino Ortolanofiglio