(ASI) La Lazio piazza il colpo esterno e batte il Catania. A decidere la sfida del Massimino i gol di due centrocampisti, Hernanes e Mauri e la reti di due attaccanti, Floccari e Zarate nel finale.
Grande protagonista della sfida, nonostante i problemi della vigilia e l'esclusione dalla formazione titolare, è stato proprio l'argentino: entrato in campo al posto di Sculli (ko dopo pochi minuti) è stato fra i più attivi regalando due assist (per il secondo e il terzo gol) e segnando la stupenda punizione che ha chiuso i conti. Inutile per Simeone il momentaneo pareggio di Schelotto, i rossazzurri restano ancora nelle sabbie mobili.
Perde un'occasione per tornare in zona Europa la Juve, che non va oltre lo 0-0 in casa della Fiorentina e resta un punto sotto alla Roma in classifica. Le ha provate tutte Del Neri al Franchi, partendo con il solo Matri unica punta e poi giocandosi nella ripresa le carte Toni e Del Piero, ma la squadra di Mihajlovic ha controllato senza problemi andando anche maggiormente alla ricerca della vittoria.
Sfuma nel finale il quinto successo esterno del Cagliari acciuffato in pieno recupero sul 3-3 a Lecce. Ai rossoblù non sono bastati uno scatenato Acquafresca, autore di una doppietta (8 reti in campionato), e un gol di Daniele Conti. La squadra di De Canio non si è mai arresa e, dopo aver accorciato le distanze con Mesbah e Fabiano, ha trovato il pareggio in extremis con il solito Corvia.
Altra sconfitta (la terza di fila) per il Bologna, che cade sul campo del Chievo nonostante la superiorità numerica per tutto il secondo tempo. A condannare la squadra di Malesani le reti di Constant e di Marcolini (eurogol da centrocampo che beffa Viviano).
Tre punti d'oro in chiave salvezza per il Cesena, che supera il Bari grazie a una rete di Bogdani e sale al quartultimo posto scavalcando la Sampdoria (ora terzultima).
Perde anche il Brescia, che cade 3-0 a Marassi con il Genoa (reti di Rafinha, Palacio e Antonelli) e resta penultimo. E sabato prossimo Iachini dovrà affrontare il Milan lanciato verso il suo diciottesimo tricolore.
POSTICIPO – Il presente del Napoli rovinato dal suo passato e da quello che potrebbe essere il suo futuro. Denis segna e chiede scusa ai suoi ex tifosi, Inler fa gol e non esulta perché sembra destinato a vestire la maglia azzurra: l'Udinese sbanca 2-1 il San Paolo, si rimette prepotentemente in corsa per la Champions (-1 dalla Lazio) e soprattutto spezza i sogni scudetto della squadra di Mazzarri, che scivola a meno sei dal Milan capolista quando mancano solo cinque giornate alla fine del campionato. Escono fra gli applausi di tutto lo stadio Cavani e compagni, comunque andrà a finire il campionato degli azzurri resta da incorniciare.
ANTICIPI - Il Milan continua la sua marcia scudetto allungando a +6 sul Napoli e a +8 sull’Inter (caduto a sorpresa 2-0 a Parma). I rossoneri travolgono la Samp 3-0 e centrano la terza vittoria consecutiva: ora alla fine del campionato mancano solo cinque giornate. A rovinare la serata di Allegri gli infortuni di Abbiati e Pato (problema muscolare per il Papero), che potrebbero complicare il rush finale nel quale mancherà per altre due partite anche lo squalificato Ibrahimovic. Un’altra serata da dimenticare, invece per l’Inter, che incassa la quarta sconfitta in cinque gare fra campionato e Champions e vede allontanarsi, forse definitivamente, la vetta della classifica.
Comincia come peggio non potrebbe la nuova era giallorossa targata DiBenedetto. In uno stadio Olimpico colorato di bandiere a stelle e strisce, la squadra di Montella perde per 3-2 contro il Palermo di Delio Rossi e complica la sua corsa al quarto posto. Un traguardo, quello della Champions, vitale per cominciare al meglio l'avventura a Roma dei nuovi proprietari americani.