(ASI) Nella 4° giornata di campionato, con una prestazione convincente l’Inter fa suo il derby con l’Atalanta. Inizio difficile per i nerazzurri che devono fare a meno di Icardi dopo nemmeno mezz’ora di gioco, risolvono il match grazie alle magie di Osvaldo ed Hernanes, salendo ad 8 punti in classifica.

HANDANOVIC 6 L’attacco dell’Atalanta è davvero sterile e lui non deve praticamente mai sporcarsi i guanti. Un po’ incerto però in alcune uscite su palla alta che mettono i brividi ai tifosi.

RANOCCHIA 6.5 Preciso e puntuale nelle chiusure, anche se come detto il compito non è arduo. Si procura anche un calcio di rigore, quando Benalouane è costretto a placcarlo su palla inattiva.

VIDIC 7 Eccolo finalmente il difensore che tutti conoscono: Forza fisica, solidità e onnipresenza. Una colonna al centro della difesa che allontana qualsiasi pericolo, coglie anche un palo che gli nega la soddisfazione del primo centro in campionato.

JUAN JESUS 6.5 Meno intraprendente del solito e l’Inter ne beneficia: Niente avventure in avanti o lanci lunghi, solo ed esclusivamente il compito di tenere lontano gli avversari dalla porta che sicuramente gli riesce meglio.

DODO’ 6 Si accende ad intermittenza e quando lo fa, arriva sempre prima sul pallone e cerca il fondo per servire i compagni sfruttando la sua velocità, ma per lunghi tratti di gara sparisce mostrando ancora un po’ di immaturità.

MEDEL 7 Un mastino al centro del campo, si conferma ancora una volta un mediano eccellente. Suda sette camicie non lasciando mai il tempo di respirare all’avversario e nonostante la poca fama per la qualità dei piedi, cerca il gol senza farsi pregare sfiorandolo in un paio di occasioni.

GUARIN 6.5 Ancora una buona prestazione che conferma il suo riconciliamento con l’ambiente: Solite bordate da fuori ma non solo, anche tante scivolate per contrastare le ripartenze avversarie. Sacrificio e qualità, pennella sul destro di Osvaldo il gol del vantaggio.

dal 20’st HERNANES 7 Dopo le ultime comparse anonime, anche lui torna a far vedere a tutti di che pasta è fatto: Famoso per le sue doti balistiche, chiude la partita con una punizione da cineteca forte e precisa che non lascia scampo a Sportiello. Un gol che sicuramente gli servirà per ritrovare fiducia in se stesso e tornare a fare la differenza nello scacchiere di Mazzarri.

KOVACIC 6.5 Banale dire che è un giocatore di soli 20 anni, sembra finalmente aver trovato il giusto adattamento nel campionato nostrano. Matura partita dopo partita, fornendo un grosso aiuto anche in fase difensiva, oltre alle solite percussioni palla al piede che tanto deliziano ogni spettatore sugli spalti.

JONATHAN 5 L’unica nota stonata di un Inter complessivamente bella e vivace: In campo per tutti i 90 minuti di gioco, non si nota praticamente mai, zero spinta e quando ha il pallone tra i piedi pasticcia incartandosi. Assente anche in fase di copertura, se i numerosi cross di Dramè sono partiti tutti dalla sua fascia un motivo ci sarà.

ICARDI sv I difensori dell’Atalanta sanno bene che per contenerlo servono le maniere forti e dopo un paio di falli ecco che la loro troppa foga lo costringe ad uscire in lacrime.

dal 25’pt OSVALDO 7 Rileva il compagno di reparto, a lui passa il compito di fare gol e non si fa attendere: Cross di Guarin, sforbiciata all’angolino e la mitragliatrice torna ad esplodere. Galvanizzato dal gol si concede anche un paio di tunnel e nel finale si procura la punizione che Hernanes trasforma nel match ball.

PALACIO 6.5 Torna titolare nell’attacco nerazzurro e subito potrebbe anche tornare al gol: Su generosa concessione di Osvaldo si presenta dagli undici metri ma si fa ipnotizzare da Sportiello sciupando un’occasione d’oro. Ma se è vero che da questi particolari non si giudica un giocatore, la prestazione dell’Argentino è da incorniciare, esattamente come l’anno scorso è padrone del reparto avanzato, sempre in agguato prende posizione con facilità e svolge un gran lavoro di sponda. Potrebbe rifarsi dall’errore dal dischetto ma il palo non è d’accordo.

dal 30’st M’VILA sv Mandato in campo per difendere il vantaggio, rinforza il centrocampo facendo valere la sua stazza.

MAZZARRI 7 Sono arrivati i tre punti contro una squadra che non usciva sconfitta dal Meazza dall’anno del triplete. Inter ben organizzata e brillante, ed anche se non mancano mai i calci alle bottigliette, il mister si può ritenere soddisfatto: Osvaldo si fa trovare pronto, Hernanes ritrova gol e fiducia per tornare ad essere il giocatore che lui tanto aveva voluto, la difesa oltre alla svarione di Vidic non ha concesso nessun gol. Nella speranza che I’infortunio subito da Icardi non sia grave, si può sorridere.

Francesco Bartolini - Agenzia Stampa Italia

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