Nella ripresa Carrera-Conte mettono Asamoah per De Ceglie. L’entrata del ghanase si fa sentire e la Juve che prova ad attaccare. Al 53’ tiro di Vidal, respinge Pegolo, palla a Giovinco, ma Neto salva a parta sguarnita, salvando i suoi. Al ’54 esce Ze Eduardo per Sestu. Siena, ancora ben disposta e che tenta ogni tanto di sorprendere i torinesi. Verso il 60’ due palle goal prima per il Siena con un colpo di testa malamente di Chiellini, che rischia l’autogoal e poi Vucinic s’infila in area e di poco non centra la rete. Da calcio d’angolo dopo uno scambio Giovinco-Pirlo palla a Vucinic che spreca ancora. La Juve prova anche i numeri con Vucinic e Giovinco, che, però, trova un Siena coriaceo, che intelligentemente riesce a difendersi e a non prendere goal. Due cambi Giaccherini per Lichsteiner e Bulzoni per Angelo. Al 68’ Pegolo si salva, su conclusione di Vidal, servito da Vucinic. Siena vicinissima al goal con Rodriguez che spreca da posizione favorevolissima e che testimonia, però, di tenere testa ai bianconeri, quest’oggi in magia rosa. Rodriguez poi ci riprova, ma la difesa fa buona guardia. Cambio di uomo e di modulo, esce Marrone entra Quagliarella e Juve che torna al 4-3-3 con Giaccherini e Asamoah in difesa, per cercare la vittoria, che sembra lontana. Ma è ancora il Siena che ci prova con una clamorosa palla goal per il Siena: Due colpi di testa successivi, di Calaiò e Rosina nell'ordine, che terminano di poco a lato. Al 81’ entra Reginaldo per Rosina e Siena che tenta il colpaccio. Juve stanca, ma al ’40 da un cross di Giovinco, sponda di Chiellini, s’infila in corsa Marchisio e con un destro trafigge Pegolo e trova il vantaggio. Juve si rinvigorisce e Giovinco in un paio di occasioni tenta il goal, ma è impreciso. Vucinic s’innervosice e viene ammonito insieme al capitano senese Vergassola e salterà.
Importantissima vittoria per la Juve, che partita bene, è stata agguantata dal Siena, ancora una volta artefice di una bella prestazione, nonostante l’espulsione del tecnico Cosmi. Alla fine Conte ha messo il 4-3-3, per sperare in una giocata, che è arrivata da uno dei suoi uomini simbolo Marchisio, che mette al sorriso al popolo juventino.
Daniele Corvi – Agenzia Stampa Italia