(ASI) Una zampata alle “turbolenze” societarie. Una zampata di Tozzi Borsoi al 19' del primo tempo, il Perugia vince a Chieti e tiene a distanza le dirette avversarie, tutte vincenti, dimostrando che la squadra ha saputo far quadrato.
Un primo tempo di assoluto predominio: solo il Perugia costruisce e crea. Il Chieti non c'è, e se c'è non si vede.
Poi, nella ripresa, il Perugia cala; le distanze tra i reparti si allungano; qualche uomo di quelli che possono fare la differenza, gioca solo normalmente. Il Chieti prende campo, specie a destra, e va ripetutamente alla conclusione.
Ma, a dire il vero, gli unici pericoli seri corsi dal Grifone, sono le due circostanze, una per tempo, nelle quali sono i difensori perugini (Zanchi e Cacioli) a commettere sviste plateali.
Se in questa gara, molto delicata e difficile per tanti motivi, durante l'arco dei 95 minuti, il Perugia non rischia praticamente niente, vuol dire che il gruppo c'è e gli assetti tattici sono collaudati, aldilà di qualche calo fisico o prestazione individuale non al massimo.
Insomma, quella di Chieti è un'altra vittoria di squadra tanto più significativa e tanto più importante perché ottenuta contro una squadra e su un campo che nel girone di ritorno non saranno bocconi morbidi per le avversarie del Perugia.
La vittoria non farà dissolvere tutti i problemi, ma certo aiuterà parecchio la squadra a concentrarsi sui propri impegni ed a far leva sui punti di forza che possiede.
Aiuterà anche l'ambiente a sopportare le tensioni di cui si è caricato il clima nelle ultime settimane.
Battistini ha dimostrato di saper fare da scudo ai suoi di fronte alle pressioni esterne: un bravo allenatore, non solo sa disporre bene la squadra in campo, ma la rende capace anche di affrontare le difficoltà che non vengono dal rettangolo di gioco.