(ASI) Si torna a segnare molto nel girone, 32 reti alla media interessante di 3,2 gol a partita. 4 le vittorie in casa e 3 i pareggi, ma anche tre colpi esterni due dei quali influenzano la parte alta. Perugia largo campione d’inverno, ma occhio a non rilassarsi perché le altre non cedono e domenica potrebbero davvero spuntarla tutte.
Nel basso lazio bisognerà quindi, vincere ancora. Perdipiù quelle meno lontane sono già tutte sul mercato, anche se c’è da capire come possano investire a Pagani, almeno a sentire gli sfoghi di qualche loro tesserato. Sono i misteri della lega pro, il miracolo, in questo senso, è già avvenuto all’Aquila, bisogna avere pazienza. Sull’asse Roma, Viterbo, Perugia, si stanno intersecando diverse correnti di pensiero. C’è chi dice che va tutto troppo bene per metterci le mani sul serio, e chi invece pensa il contrario. Proprio perché va tutto bene è il momento di innestare il futuro, anche con roba importante, non necessariamente costosissima, visto che al momento le pretese tendono a diminuire. Il tempo ci dirà come finisce. Ma non c’è da attendere tanto. Il CDA da tenersi entro S. Silvestro potrebbe essere decisivo. Intanto ieri l’Aquila ha atteso il recupero per graffiare l’Aprilia, ammosciando i sorrisi della tribuna del Curi. Il Catanzaro si è liberato del Fondi con un gol per tempo. La Paganese ringrazia Bartolini che ha fallito il rigore nel finale che l’avrebbe condannata a Fano. Del Lametia sapete. Intanto il Chieti zitto zitto si propone come quinta forza. Ma la passeggiata di Campobasso ha spiegazioni diverse da quelle tecniche. Vedremo. Giulianova, Arzanese, Aprilia e Gavorrano sembrano fuori sia dai guai che dai sogni. Ma per il Giulianova resta l’incubo societario. Le altre 10 sotto dipendono dagli investimenti delle rispettive società, in tutti i sensi. Ma son tutte coinvolte nella paura. Il Celano, probabilmente, neanche più in quella