(ASI) Jazz tradizionale, molto swing e buona impostazione. I ritmi ci sono, il clarinetto è buono così come l'impostazione delle due voci per una jazz band classica tutta al femminile. Riescono a coinvolgere bene il pubblico che a differenza di altri concerti le ascolta con attenzione. Di un certo fascino la voce vellutata della chitarrista e quella più pulita e potente della cantante principale. Fortemente legate alla tradizione, trasmettono il sapore del genere che seguono e che hanno deciso di presentare a Perugia.
“Nel microcosmo del jazz tradizionale non c’erano molte donne, a parte le cantanti. Ora la situazione sta cambiando, e questo gruppo che ha base a New Orleans ne è un esempio […]. La formazione della band rievoca le prime orchestre dixieland (tromba, trombone, clarinetto, una sezione ritmica con basso, chitarra e washboard e niente pianoforte e batteria). Le sei ragazze della Shake ‘Em Up Jazz Band riescono a far rivivere con rigore la tipica polifonia e vocalità degli anni ruggenti del jazz”. Come apprendiamo dalla cartella stampa (https://www.umbriajazz.it/artista/shake-em-up-jazz-band/ ) la band nacque da una idea di Shaye Cohn, leader di Tuba Skinny, che il pubblico di Umbria Jazz conosce bene; doveva esistere solo per una occasione ma poi è divenuto un gruppo stabile. Molto ancora da fare e da maturare ma sicuramente promettenti.
Giuseppe Marino Nardelli - Agenzia Stampa Italia