(ASI) “C’è un rapporto strettissimo tra il dialogo interreligioso e l’aiuto al prossimo. Credo che l’aiuto al prossimo debba permettere al dialogo interreligioso di crescere sulle sfide che la cultura e il mondo pone alle religioni": Così il cardinale Matteo Zuppi, presidente dei vescovi italiani, è intervenuto con un videomessaggio al convegno "Un'unica fede nella missione
. Dialogo interreligioso sull'aiuto al prossimo", promosso dalla onlus Emergenza Sorrisi, in cui ha precisato quanto sia "importante che le religioni si ritrovino insieme per portare avanti quel messaggio di pace affinché le religioni non siano usate mai per giustificare guerre e violenze". Il capo della Cei - che questa sera, 22 giugno, nella basilica romana di Santa Maria in Trastevere, presiederà la preghiera “Non si può morire di speranza”, in cui saranno ricordate in particolare le vittime del naufragio in Grecia - ha pure sottolineato la reciprocità che comporta l'azione di prossimità: ne beneficia chi viene soccorso ma "sorride anche chi aiuta".
Purtroppo, ha lamentato il vescovo anglicano Luis Miguel Perea Castrillon, siamo imprigionati in una "logica delle mura, mura culturali, emotive. Abbiamo troppi pregiudizi che ci impediscono di capire l’altro come è". Da medico, il Rabbino Capo di Roma, Riccardo Di Segni, ha detto che “si parla tanto di dialogo tra religioni e di obiettivi comuni, ma quando si va sul concreto si fa difficoltà". Ha ricordato che il tema della solidarietà è uno dei pilastri della fede ebraica e "per questo dobbiamo portare avanti un’unica missione nella diversità della fede”.
Foad Aodi - Agenzia Stampa Italia