(ASI) Il professor Antonio Palazzo è uno dei luminari del diritto civile che si è occupato nel corso della sua lunghissima carriera di tante questioni giuridiche delicatissime in particolare in tema di filiazione, famiglia e successione. Quello che non ci si sarebbe mai aspettati è che riuscisse a scrivere un lavoro di critica su Luigi Pirandello, riuscendo a individuare le problematiche più complesse del diritto di famiglia partendo proprio dalle opere del conterraneo scrittore.
“Genitorialità pirandelliana” edito da ali&no nel 2019 è così circolato tra gli addetti ai lavori fino ad arrivare alla rivista più importante su Pirandello, la “Pirandelliana”, rivista internazionale di studi e documenti su lo scrittore siciliano. La professoressa Chiara Ferrara ha recensito nell’ultimo numero del 2020 l’opera del professor Palazzo, spiegando che “si muove tra i grovigli intricati dei contrasti tra padri e figli, proponendone una campionatura con esempi narrativi e teatrali”. L’originalità di “Genitorialità pirandelliana” specifica che è “l’indagine condotta secondo un inusuale punto di vista giuridico, con alcuni rimandi al diritto familiare del tempo e a quello riformato contemporaneo. Dalla lettura di Palazzo emerge ancora una volta un Pirandello diffidente nei confronti della macchina giuridica e soprattutto dei limiti del diritto familiare vigente”. Oltre a ciò Palazzo suggerisce non solo una “lettura freudiana dei conflitti pirandelliani padre-figlio”, ma anche fa un punto sulla “maternità”, facendo seguire alcune considerazioni circa il “rapporto genitoriale e matrimoniale, leggendo nella madre pirandelliana quasi sempre un polo positivo”. Tuttavia, come evidenzia la Ferrara per l’autore “Pirandello non è soltanto diffidente nei confronti della legge, ma è estraneo al diritto familiare”. Non a caso, Palazzo per spiegare la famiglia in Pirandello cita il grande giurista Arturo Carlo Jemolo: “come un’isola che il mare del diritto può lambire, ma lambire soltanto; la sua intima essenza rimane metagiuridica”. “I vecchi e i giovani”, “La vita che ti diedi”, “Così è (se vi pare”), “Come prima, meglio di prima”, “La ragione degli altri”, “L’innesto”, “Bellavita”, “Pensaci, Giacomino!” sono solo alcune delle opere che il professor Palazzo ha analizzato per la sua inedita critica giuridico-letteraria, che solo un raffinato giurista siciliano, ma anche profondo conoscitore della letteratura, avrebbe potuto realizzare su Luigi Pirandello.
Daniele Corvi – Agenzia Stampa Italia