(ASI) Elogi alla Juventus, tornata a sviluppare trame di gioco fluide ed interessanti. Rasoiate alla Fiorentina di Prandelli. Tanti i rimpianti per Iachini. Male, anzi malissimo il Torino di Cairo. Contro il Bologna, o sarà estasi, o tormento.
La Juventus disputa una grandissima partita al Tardini e annichilisce un Parma uscito con le ossa rotte dalla sfida contro la Vecchia Signora. Meriti della Juventus, è bene sottolinearlo. Il Parma è parsa lontano parente di quella squadra capace di mettere alle corde il Milan a San Siro. Ronaldo in forma smagliante ha fatto impazzire la retroguardia ducale e, in occasione dello 0-2, è salito in cielo con un colpo di testa magistrale. Il possesso palla della Juventus ha impressionato per fluidità e facilità di manovra. La metà campo bianconera, fino ad ora croce e delizia della squadra di Pirlo, è parsa avviata verso i meccanismi perfetti che ha in mente l’allenatore. Contro la Fiorentina sarà gara cruciale.
A proposito dei Viola, a Prandelli non riesce di battere un Verona spuntato e qualcuno, all’ombra del campanile di Giotto comincia a rimpiangere Iachini. La Fiorentina rischia seriamente di rimanere invischiata nella lotta per non retrocedere. Solo un risultato positivo a Torino - difficile ipotizzarlo - eviterebbe ai Viola una depressione.
Dici Torino e pensi ai Granata di Cairo. Nonostante i pessimi risultati Giampaolo è ancora in sella. Arriveranno? Forse, ma la sensazione è che del vecchio cuore granata in questo Toro non ci sia neanche l’ombra. Cairo attenderà il risultato contro il vecchio amico Mihajlovic. Dovesse perdere - toccasse pure ferro - lo spettro della B potrebbe materializzarsi. Siamo ancora all’inizio, ma è bene non perdere troppo terreno da chi è davanti. Cairo farà bene i conti, e con lui i giornalisti del gruppo Corriere/Gazzetta. Non è che in caso di retrocessione a rimetterci saranno i salvadanai dei giornalisti? Probabilmente no, però la serie A è ben altra cosa e la categoria va salvata.