(ASI) Negli anni 70, gli Stati Uniti cercarono in tutti i modi di fermare l’influenza marxista che si stava dipanando in Cile per mano di Allend Anche l’Italia fu coinvolta, e Aldo Moro si trovò ad affrontare una situazione a dir poco problematica.
“Il Governo marxista di Allende può diventare un modello per l’Italia, gli effetti di un governo comunista eletto avrebbero sicuramente grande rilievo in altre parti del mondo.”
Queste sono le parole trapelate dall’ Intelligence Usa, e nello specifico, dalla Nsa, la madre di tutte le agenzie governative degli Stati Uniti. Fu la complicità di Henry Kissinger, in un memorandum inviato al presidente repubblicano Richard Nixon, a far volere la stroncatura del marxismo imperante di Allende in Cile.
L’ 11 settembre del 1973, i militari golpisti, guidati da Augusto Pinochet, bombardarono LaMoneda e Allende vi trovò la morte.
L’Italia di Moro entrò in gioco quando gli Stati Uniti minacciarono il capogruppo della Dc di non farsi scudo di questi nuovi movimenti di stampo altamente radicale.
“O tu cessi la tua linea politica, oppure pagherai a caro prezzo per questo”
Alcune delle parole della moglie Eleonora, che descrisse così l’avvertimento di Kissinger a Moro. Nell’incontro tra i due avvenuto in America nel 1974, Moro si sentì male e fu costretto a rientrare in Italia a fronte delle minacce subite da Kissinger.
Massimiliano Pezzella – Agenzia Stampa Italia
Fonte mons.wikimedia.org/w/index.php?curid=63307637 ; Unknown author, Public domain, via Wikimedia Commons