(ASI) Sogna l’indipendenza energetica per l’Italia anche il democristiano Aldo Moro che prospetta questa eventualità al segretario di Stato americano Kissinger che ovviamente non gradisce e lo fa capire abbastanza bene al sottoposto.
Moro però commette un altro errore che gli risulterà fatale: vuole aprire le porte del governo al Pci attraverso il famoso compromesso storico.
Il 16 marzo 1978 in Via Fani, a Roma, il presidente della Dc viene rapito, in circostanze quanto meno sospette, dalle Brigate Rosse mentre si stava recando alla Camera per assistere al giuramento del nuovo governo Andreotti che apriva la strada al compromesso storico.
Qualcuno potrà obiettare quale nesso può esserci tra Washington ed un rapimento organizzato, a quanto pare, dalle Br? Prima di rispondere è bene spiegare alcuni dettagli.
In primis portare il Pci nella stanza dei bottoni significava doverlo informare della struttura Gladio, e visti i rapporti tra Botteghe Oscure e Mosca simili informazioni non sarebbero certo passate inosservate.
Secondariamente durante la prigionia il rapito viene costantemente sottoposto ad interrogatorio e non è da escludere che, durante le confessioni, Moro abbia diffuso informazioni troppo scottanti; casualmente, come nella migliore tradizione dei misteri all’italiana già a fine maggio, tre settimane dopo il ritrovamento del corpo esanime del politico, tutta la documentazione relativa al sequestro, a partire dai verbali del Comitato di Crisi magicamente scompare.
Ai tanti misteri che riguardano il sequestro se ne aggiunge poi un altro quello dei verbali degli interrogatori cui veniva sottoposto Moro. La prima bozza ritrovata non conteneva tracce di parole su Gladio mentre nel 1990 a Milano, in Via Montenevoso, in un ex covo delle Br viene ritrovata la fotocopia dell’originale del Memoriale che conteneva circa 30 nuove pagine rispetto alla versione fino a quel momento conosciuta; pagine che in prevalenza contengono dettagliate informazioni su Gladio.
Appare poi doveroso riportare alcune parole rilasciate dalla moglie dell’ex presidente del Consiglio durante una deposizione: “Una figura politica statunitense di alto livello” disse al marito “O lasci perdere la tua linea politica o la pagherai cara”.
Fine
Fabrizio Di Ernsto - Agenzia Stampa Italia
Parte I : http://agenziastampaitalia.it/speciali-asi/speciale/32165-gli-usa-e-i-misteri-italiani-parte-i
Parte II: http://agenziastampaitalia.it/speciali-asi/speciale/32173-gli-usa-e-i-misteri-italiani-parte-ii