(ASI) All’ udienza generale in Piazza San Pietro, mercoledì 16 dicembre, papa Francesco ha ricordato che il Giubileo non si è aperto solo a Roma ma in tutto il mondo.
"Ho desiderato che questo segno della Porta Santa fosse presente in ogni chiesa particolare perché il Giubileo della misericordia possa diventare un'esperienza condivisa da ogni persona”, così ha ricordato il pontefice. Anche a Perugia, domenica 13 dicembre, il vescovo, monsignor Bassetti, ha spalancato la porta della cattedrale di s. Lorenzo dove una moltitudine di fedeli è passata con fede e speranza.
Accompagnato da tanti applausi Francesco ha ribadito all'udienza che perdonare e amare non devono rimanere belle parole ma realizzarsi nella vita quotidiana. È un programma di vita che non può conoscere interruzioni.
Il giudizio non fa parte dello spirito del cristiano. La porta indicata da Gesù è attraversata da persone piene di compassione e misericordia verso se stessi e gli altri.
La Porta Santa è il segno della nostra fiducia nel signore Gesù che non è venuto per giudicare ma per salvare.
Con grande humor il Papa ha aggiunto "State attenti eh? Che non ci sia qualcuno un po' svelto e troppo furbo che vi dica che si deve pagare, no!!! La salvezza non si paga, la salvezza non si compra, la porta di Gesù è gratis….".
È bene però ricordare che dobbiamo tenere spalancata anche la porta del nostro cuore a somiglianza di quella di Gesù. "Come la porta santa rimane aperta perché è il segno dell'accoglienza che Dio stesso ci riserva, così anche la nostra porta, quella del cuore, sia sempre spalancata per non escludere nessuno, neppure quello che mi da fastidio.” I nostri limiti sono immersi nella misericordia di Dio, la confessione è il sacramento che ci immerge in questo perdono.
"Non è facile perdonare”, ha ammesso il pontefice, "quante volte mi sento dire: padre non riesco a perdonare, e già, non è facile perdonare perché il nostro cuore è povero E con le sue sole forze non ce la può fare" quindi avviciniamoci alla porta di Cristo con umiltà e speranza.
Ilaria Delicati - Agenzia Stampa Italia