Il Kazakhstan ha festeggiato il Giorno del primo Presidente. Nazarbayev: "trasformare la crisi globale in nuove opportunità per il Paese"

(ASI) Il 1° dicembre in Kazakhstan è stato celebrato il Giorno del primo Presidente. Questo giorno non è una festa personale di Nazarbayev; il fatto è che il 1 dicembre 1991 il Kazakhstan per la prima volta ha scelto un nuovo percorso di sviluppo: il presidenzialismo, ed il referendum popolare, nel momento della scelta del presidente, ha istituito il potere presidenziale nel Paese.

In Kazakhstan è celebrato come l'inizio di una nuova pietra miliare, come una svolta storica del Kazakhstan.

Il merito storico del primo Presidente sta nel suo lavoro creativo per la costruzione di uno Stato economicamente forte, democraticamente sviluppato, socialmente responsabile, ed un partner rispettato della comunità internazionale. Particolarmente importante è il merito del Presidente del Kazakhstan nella conservazione e nel rafforzamento della pace e dell’armonia, sia all'interno del Paese, sia in scala regionale e globale.

Il Presidente kazako è uno dei leader mondiali. Il suo prestigio, ed allo stesso tempo il prestigio del Paese sono indiscusse. Basti citare le iniziative del Presidente della Repubblica del Kazakhstan, come la chiusura del sito del test nucleare di Semipalatinsk, la rinuncia volontaria del quarto arsenale nucleare, la Conferenza sull'interazione e di rafforzamento della fiducia in Asia, il Congresso dei leader delle religioni tradizionali, la presidenza dell'OSCE e l'OCI.

Durante gli anni d’indipendenza, il Kazakhstan ha implementato un modello di successo di un'economia forte e aperta, ora chiamato dalla comunità degli esperti "via del Kazakhstan". Tra le componenti principali di questo modello c’è la formazione di un sistema finanziario, bancario e fiscale stabile, il costante mantenimento di un clima favorevole agli investimenti, lo sviluppo industriale e innovativo dei settori prioritari, il sostegno del governo su larga scala per l'imprenditorialità e le iniziative private, le riforme radicali in tutti i settori chiave. E’ dimostrata, inoltre,  l'efficacia anche durante la crisi globale. Va notata l'importanza della nuova politica economica del Presidente del Kazakhstan "Nurly Jol". Il Presidente Nazarbayev sta facendo tutto il possibile per trasformare i rischi e le minacce della crisi globale in nuove opportunità ed in prospettive migliori per il Kazakhstan.

Recenti dichiarazioni del presidente del Kazakhstan ed il suo messaggio al popolo del Kazakhstan sono stato ampiamente commentati dai media internazionali. Si nota questi commenti enfatici sono stati fatti sulla dimensione internazionale, la crisi ucraina, i rapporti con la Russia e l'Occidente.

Il Presidente della Repubblica del Kazakhstan Nursultan Nazarbayev ha dichiarato in un'intervista ai media kazaki nel mese di agosto 2014, la sua personale opinione circa i problemi dell'economia moderna, la storia, la lingua e la religione. In realtà, il primo capo del Kazakhstan ha spiegato in un linguaggio semplice ciò che sta accadendo nel Paese.

Perché il Kazakhstan ha aderito all'Unione doganale, e perché si sta avvicinando alla Russia? Che cosa accadrà alla lingua kazaka ed alle altre lingue di un Paese multinazionale? Che darà al Paese una nuova ferrovia e in quale direzione continuerà ad andare l’infrastruttura interna? Le risposte a queste ed altre questioni sono contenute nell'intervista di cui sopra.

Nursultan Nazarbayev ha toccato il tema sullo sviluppo ed il rafforzamento della lingua kazaka non accidentalmente. Egli ha osservato che possiamo trasmettere la storia, la cultura, le tradizioni al nostro popolo, solo nella propria lingua. Come esempio, ha citato un linguaggio ricco di Abay, del quale gli idiomi e gli aforismi kazaki non possono essere tradotti letteralmente in lingua russa o inglese. "Perché ogni lingua ha sue caratteristiche uniche. E con la scomparsa di una lingua possono scomparire anche queste preziose caratteristiche", ha detto Nursultan Nazarbayev.

Nursultan Nazarbayev è ben consapevole del fatto che non è possibile che tutte le persone imparino la lingua in una sola volta. "Se, tramite la Legge, vietiamo l'uso di altre lingue, possiamo arrivare al destino dell’Ucraina, ha detto. Allora, che cose è meglio: forzare tutti a parlare in lingua kazaka, o passare ad un pacifico e ragionevole percorso? Questa è la domanda! A questo proposito è necessario avere pazienza".

In effetti, un Paese in cui per più di 70 anni le persone sono state formate in lingua russa, non può cambiarsi radicalmente in 10-20 anni. Ci vuole tempo. Sarebbe un errore se noi ci concentrassimo solo sullo studio della lingua kazaka. Non a caso, anche questa volta, il Presidente ha parlato dell'insegnamento della lingua inglese.         L'idea di trilinguismo, che egli sviluppa nel Paese, servirà molto ai giovani. “Perché tutti imparano l'inglese?” Chiede il leader della Nazione. E' un linguaggio della scienza e della conoscenza, dei media, di internet, della medicina e della cultura. Ad esempio in Giappone è la lingua di elite degli affari. Nessuno ha colpa per il fatto che noi siamo un Paese multietnico. Cosi è successo storicamente. Il nostro compito è preservare l'unità della società ".

Il tema della fratellanza dei popoli, il loro avvicinamento, è stato evidenziato, inoltre, nel discorso del Presidente: quando lui parla della creazione dell'Unione economica eurasiatica. Egli è convinto che attraverso questa comunità economica i prodotti fabbricati diventeranno più competitivi nel mercato globale. "L'UEE, é solo ed esclusivamente un'unione economica, non politica: tutti i Paesi membri hanno una voce uguale, tutto sarà deciso attraverso il consensus. Il Kazakhstan,inoltre, ha sempre diritto di secessione dall'unione se questo costituisse una minaccia per l'indipendenza. E, in generale, l'Unione dà tanti vantaggi e "non c'è alcun argomento per il pessimismo." Il rafforzamento delle relazioni economiche e commerciali con i Paesi limitrofi, poi, contribuisce al rafforzamento della nostra sicurezza, perché è vantaggioso per i partner commerciali che sul loro territorio la situazione rimanga stabile, "- ha detto il Presidente.

Tutti sanno che proprio Nursultan Nazarbayev ha avviato la creazione dell'Unione. Sosteneva questa idea attraverso se stesso, si potrebbe dire, da subito. Anche se in un primo momento, la sua proposta è stata valutata molto scetticamente e si parlava come di qualcosa di irrealizzabile e fantastico. Un esempio dell'Unione europea ci fa capire che il mondo civilizzato sceglie il percorso di integrazione e di costruzione della pace, sul quale è più facile proteggere sia la sicurezza economica, sia quella politica.

Allo stesso tempo, il Kazakhstan, a giudizio del Presidente, deve sviluppare le relazioni commerciali con la Cina e altri Paesi vicini.

Cosi è sempre stato, infatti. Prendiamo la Grande Via della Seta, parte della quale attraversava il territorio dell'attuale Kazakhstan. le Carovane passavano quì per centinaia di anni, per andare in Cina, India, Uzbekistan, in Europa e viceversa. Sono passati dei Secoli. E che cosa vediamo oggi? Il fatto che in Eurasia si sta attuando un ambizioso progetto per la costruzione del corridoio transnazionale Europa occidentale - Cina occidentale, che ancora una volta attraversa il Paese. E' la stessa vecchia nuova "Via della Seta", che è rinata in una chiave moderna.

"Il Progetto del secolo", reso possibile non senza il coinvolgimento del presidente Nursultan Nazarbayev. "Semplicemente non c'è altro modo - spiega il Presidente. - E' impossibile non avere commercio con la Russia e la Cina, come pure con la Bielorussia e l'Ucraina. Con i vicini del sud devono esserci relazioni commerciali, tuttavia, alcuni di loro non sono in grado di commerciare con noi. Ma è una questione di tempo".

Solo grazie all'integrazione e alla stretta collaborazione con le altre economie, infatti, si può arrivare al prospero futuro di tutto il Paese. Nursultan Nazarbayev è sicuro che in Kazakhstan il futuro sarà per certo radioso. "Perché noi - popolo pacifico, non abbiamo preteso di invadere qualsiasi altro Paese - spiega. - Noi non siamo nemici di nessuno. E tutti intorno a noi non ci sono i nostri nemici. In ogni caso abbiamo bisogno di pensare alla sicurezza, all'integrità e rimanere vigili. Unità del Kazakhstan - l'unità del nostro popolo multinazionale ".


Redazione Agenzia Stampa Italia

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