(ASI) Reggio Calabria – Andrea Cuzzocrea, presidente di Confindustria Reggio Calabria, è intervenuto in merito alla necessità per la Calabria, di utilizzare gli strumenti che la programmazione 2014- 2020 metterà a disposizione, per valorizzare le risorse locali ed avviare percorsi di crescita economica stabili e duraturi.
“Purtroppo, in Calabria abbiamo enormi difficoltà – ha dichiarato Cuzzocrea. I dati ufficiali emanati dai vari organi di rilevamento indipendenti, ci hanno collato nelle ultime posizioni in classifica, per disoccupazione e sviluppo economico. Nel passato, ci sono stati cicli di programmazione comunitaria con risorse ingenti disponibili per migliorare la condizione sociale e economica, risorse economiche presenti nella provincia di Reggio che non sono state spese. Non è presente una programmazione complessiva o un progetto di sviluppo. La responsabilità principale a nostro avviso, è da imputare alla classe dirigente che si è alternata alla guida della regione, a prescindere dal colore politico. Un fallimento conclamato e da rivolgere alla classe dirigente, inefficiente e incapace di produrre risultati positivi. La programmazione 2014 – 2020 deve rappresentare il punto di svolta, con una buona prassi amministrativa che possa produrre una gestione proficua”.
“La prossima classe dirigente regionale – ha aggiunto il presidente - dovrebbe pensare a cementare le basi su cui poter fondare lo sviluppo della Calabria nei prossimi 10 anni. E’ necessario, avere una idea chiara su cosa si voglia puntare: turismo, aziende industriali o energia alternativa. Se la scelta è di puntare sul turismo, è importante creare un sistema ricettivo e turistico che consenta di valorizzare le risorse culturali presenti sul territorio, altrimenti si rischia di invogliare i turisti senza avere però, adeguate strutture ricettive. Anche in questo senso, è necessario scegliere con accuratezza coloro che dovranno ricoprire incarichi professionali strategici, al fine di garantire la massima meritocrazia e resa, con interventi mirati e strategici sul territorio. La ZES (Zona Economica Speciale) deve necessariamente rappresentare un polo che consenta alle aziende di investire nella nostra regione, senza pagare le tasse. Dobbiamo creare un substrato economico che permetta alle aziende di decidere di investire nel nostro territorio, creando le condizioni di sviluppo, con tecnologie innovative, la logistica, la realizzazione dell’interporto, i collegamenti ferroviari, le infrastrutture”.
Sull’EXPO, Cuzzocrea ha aggiunto: “E’ una vetrina mondiale che potrà portare benefici alle aziende calabresi, in cui ci sono eccellenze assolute. L’unico settore in Calabria, nel quale si è registrata una ripresa è quello agroalimentare, con un enorme sviluppo anche del settore dell’enologia, settore su cui è necessario puntare”.
Chiaro il pensiero del presidente di Confidustria sulle infiltrazioni della ‘ndrangheta: “Di questi aspetti si deve occupare la magistratura. La ‘ndrangheta si deve combatte sul piano della repressione, dove la magistratura è fortemente impegnata, e su quello della cultura, partendo dalle scuole per inculcare nei giovani un pensiero diverso, ma anche dando opportunità di lavoro, creando le condizioni”.
La Calabria è tra le regioni con il più alto tasso di disoccupazione giovanile: “ La conseguenza drammatica è la partenza dei giovani per mancanza di opportunità, non ci sono grandi industrie che possono assumere, non ci sono possibili di rimanere nelle Università come ricercatori, o lavorare nella pubblica amministrazione. Molti giovani vanno all’estero. Questo è un depauperamento per le famiglie che hanno investito per costruire il futuro dei propri figli che poi, non riescono a trovare occupazione”.
Daniela Gangemi – Agenzia Stampa Italia