Il signoraggio è il reddito che ricava l'istituzione preposta all'emissione monetaria. Esiste un reddito da signoraggio incassato dallo Stato, ad esempio per quanto concerne la stampa delle monete metalliche, ed esiste un reddito da signoraggio bancario per quanto riguarda la moneta cartacea e quella scritturale emessa dal sistema bancario. La truffa risiede nel fatto che nel signoraggio bancariole banche, che sono da considerare istituzioni private in quanto società per azioni, esercitano un dominio sulla politica monetaria nazionale che vincola lo Stato e quindi noi cittadini, a versare 100 miliardi l'anno nelle casse degli istituti di credito, oltre a subire il diktat dei mercati finanziari e di istituzioni private quali il Fondo Monetario Internazionale, l'Organizzazione Mondiale del Commercio, la Banca Centrale Europea, la Commissione europea.
Quale l'origine di questo fenomeno?
Per quanto concerne la situazione italiana, l'origine di questa stato di cose si può ravvisare dal 1981, data in cui si decise che la banca centrale italiana, ossia Banca d'Italia, non avrebbe più garantito il buon fine delle aste dei titoli di Stato. Banca d' Italia avrebbe continuato la compravendita dei titoli pubblici ma solo sul mercato secondario, come un operatore tra gli altri. Quella separazione sancì l'aumento inesorabile e senza fine del nostro debito pubblico, che ormai ha sfondato la quota dei duemila miliardi di euro nel 2012.
Krugman definisce il signoraggio come il flusso di risorse reali che un governo guadagna quando stampa moneta che spende in beni e servizi. E' d'accordo con questa lettura?
Krugman è un economista di elevatissima caratura, ma su molte cose tace fingendo di non sapere. Il fatto che beni e servizi siano delle risorse reali per il Paese è cosa condivisibile, ma tutto andrebbe bene se non ci fosse un rovescio della medaglia. Se lo Stato fosse libero di gestire la sua politica monetaria non ci sarebbero problemi. Invece, i problemi ci sono quando sei costretto a ripagare ogni anno miliardi di euro di interessi alle banche, prelevati dalle tasche dei cittadini attraverso la pressione fiscale.
Cos'è il miracolo del Nord Dakota?
Quello che comunemente viene chiamato "miracolo del Nord Dakota" dipende dal fatto che questo Stato americano dispone di una banca pubblica, ossia la Banca Centrale del North Dakota, totalmente svincolata dalla privatissima Federal Reserve. Pur usando il dollaro come valuta di scambio, il North Dakota è indipendente dalla FED e garantire le sue riserve sono i cittadini: lo Stato e tutti gli enti pubblici sono obbligati a versare i fondi nelle casse della Banca centrale del North Dakota, che di fatto dunque sostiene progetti d’investimento, concede finanziamenti a tassi molto bassi, erogando prestiti sia a cittadini privati che ad imprese.
Gli scettici sostengono che il debito pubblico non dipenda dalla creazione di moneta ma unicamente dalle eccessive spese dello stato rispetto alle entrate. Lei cosa risponderebbe loro?
Purtroppo non è così e direi agli scettici di studiare meglio il reale meccanismo che regge il sistema economico e monetario nel suo complesso. Lo Stato spende in base alle disponibilità finanziarie di cui dispone, disponibilità a loro volta vincolate dal diktat delle banche e dei mercati speculativi (che acquistano i titoli di stato) e che quindi forniscono liquidità necessaria ad erogare beni e servizi da parte dello Stato. Il debito pubblico è formato a sua volta dalla somma dei deficit calcolati anno dopo anno. Anche se spesso lo Stato genera un avanzo di bilancio, si finisce poi per andare in disavanzo di bilancio proprio a causa dei miliardi di euro di interessi che ogni anno finiscono nelle casse dello Stato
Negli ultimi anni alcuni movimenti e partiti politici hanno avanzato la proposta di una 'moneta di popolo '. Cosa ne pensa?
Qualsiasi partito o movimento politico che voglia dare un minimo di credibilità alla sua organizzazione credo che debba porre al primo punto del suo programma la sovranità monetaria, ossia moneta emessa dallo Stato.
Marco Petrelli - Agenzia Stampa Italia