(ASI) La Commissione parlamentare approva il nuovo testo del “governo clinico”: dal testo emergono dubbi sulla sostenibilità della normativa umbra e in particolare sulla riforma dei “Dipartimenti di Prevenzione”.
L'iter parlamentare è ancora sicuramente lungo, anche alla luce delle numerose Commissioni che hanno competenza sul testo. Ma l’approvazione in Commissione Affari Sociali del nuovo testo sul “Governo clinico” fa emergere numerosi interrogativi sulla correttezza della gestione e delle nomine della Sanità umbra. Di fatto emergono interrogativi sulla recente delibera n. 101 del 06/02/2012 riguardante i “Dipartimenti di Prevenzione”, oltre che sull'annosa questione degli ormai famosi 15 septies (incarichi meglio retribuiti e conferiti allegramente nella vicenda sanitopoli con nomine dirette del Direttore Generale). In particolare l’articolo 5 del testo licenziato dalla Commissione della Camera stabilisce criteri stringenti per la selezione per ricoprire il ruolo di struttura complessa e per la nomina del responsabile di struttura semplice, escludendo tassativamente per dette finalità il ricorso a soggetti che ricoprano incarichi “ex articolo 15 septies”. In questo contesto emerge in tutta evidenza che l’individuazione contro ogni norma-quadro dei cosiddetti Coordinatori dei Dipartimenti di Prevenzione è al limite della normativa (anche se non ancora in vigore) e far procedere le Asl in tal senso entro il 31 marzo rappresenta una forzatura dall’evidente sapore clientelare. La Giunta regionale sospenda pertanto la Delibera in oggetto e riapra un confronto serio in aula e con le parti sociali interessate.
Andrea Lignani Marchesani
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