(ASI) In questi ultimi tempi il Consiglio regionale della Lombardia non dorme sonni tranquilli. Con l’avviso di garanzia all’assessore Romano La Russa, fratello dell’ex ministro della Difesa Ignazio, il numero degli indagati è salito a 10.
Romano La Russa è stato iscritto sul registro degli indagati per finanziamento illecito ai partiti riguardante l’inchiesta Aler. L’indagine condotta dal procuratore aggiunto Maurizio Romanelli e dal pm Antonio Sangermano, vede coinvolti insieme a Romano La Russa, anche Marco Osnato consigliere comunale del Pdl genero di La Russa e, Gianfranco Baldassarre sempre esponente Pdl.
L’accusa contesta a Romano La Russa di aver ricevuto contributi elettorali nel 2010 nelle elezioni regionali e per le provinciali di Vercelli nel 2011.
Il contributo ricevuto da La Russa è di poco inferiore ai 5.000 euro. La somma è stata ricevuta da Luca Giuseppe Reale Ruffino, amministratore unico della società Constructa srl. Nell’avviso si legge di “contributi di natura economica versati in violazione della legge”.
Dopo l’avviso di garanzia Romano La Russa in una nota dice: “Preciso che ho appreso di questa notizia e di essere indagato per finanziamento illecito al Pdl perché un dirigente del partito, Luca Ruffino imprenditore, membro del coordinamento regionale del Pdl mi avrebbe aiutato sobbarcandosi il costo di qualche manifesto per un totale di meno 5.000 euro divisi in due campagne elettorali.
Verificherò – continua- La Russa se è stato commesso da parte mia o dal mio committente elettorale che seguiva la mia campagna elettorale qualche errore tecnico che ha consentito questa indagine, ma dopo oltre 40 anni di militanza politica improntata alla legalità e correttezza provo molta amarezza nell’essere indagato solo per un eventuale errore burocratico”.
Questi tutti gli indagati al Pirellone di Milano: Romano La Russa (Pdl) finanziamento illecito ai partiti, Nicole Minetti (Pdl) favoreggiamento della prostituzione, Angelo Giammario (Pdl), Davide Boni (Lega Nord), Franco Nicoli Cristiani (Pdl), Gianluca Rinaldin (Pdl) e Filippo Penati (Pd) per corruzione e tangenti. Daniele Belotti (Lega Nord) per tifo violento, Massimo Ponzoni (Pdl) per bancarotta fraudolenta, Monica Rizzi (Lega Nord) trattamento illecito di dati personali.
Davide Caluppi - Agenzia Stampa Italia