Tombe romane a 'cappuccina' che spariscono nel cemento, Cavour Art che fallisce per carenza di fondi, migliaia di euro 'regalati' alla Caos: questo il bilancio dell'assessorato alla cultura di Terni. Eppure, tutto ciò non basta a Guerra, che preferisce abbracciare il genere dell'ucronia.
"Ucronia - commenta Marco Petrelli, segretario di Fn Terni - o contro storia. Rifiutando 'qualsiasi revisionismo o rilettura storica', Guerra avalla una narrazione della resistenza ternana puramente romanzata, mortificando l'impegno di studiosi locali nel ricostruire pagine oscure, per decenni celate da una coltre di omertà. Una presenza istituzionale, quella dell'assessore, volta a giustificare una propagandistica ricostruzione del passato locale, evitando di ricordare fatti di sangue ai danni di civili inermi compiuti da banditi poi proclamatisi partigiani".
Alle fantasie di Guerra, si aggiunge lo spirito rivoluzionario di Niccolò Francesconi, direttivo regionale del PdL.
Improvvisandosi di destra sociale - continua Petrelli - Francesconi spinge gli elettori di centro destra a scendere in piazza con Partito Democratico e sindacati, quegli stessi sindacati che non hanno alcun legame con le esigenze e i problemi dei lavoratori, scaricando su altri le responsabilità dei propri insuccessi. Prima di certe uscite Francesconi dovrebbe meglio analizzare la situazione umbra del lavoro, senza andare a cercare alleati tra coloro che dei sacrifici dei cittadini non hanno alcun rispetto".