(ASI) Alla Asl di Frosinone un vero e proprio terremoto che ha coinvolto 150 camici bianchi di stipendi da nababbi.
I carabinieri del Nas di Latina dopo una lunga indagine durata due anni, hanno scoperto questa truffa erariale che negli ultimi cinque anni si è attestata intorno i 10 milioni di euro.
Dicevamo di medici che hanno beneficiato di stipendi che andavano dai 15-18 mila euro al mese, oltre il normale stipendio spettante, con le relative prestazioni che comprendevano turni di guardia nei vari ospedali.
A seguito di questa indagine condotta dal Nas, la Corte dei Conti ha chiesto dei chiarimenti in merito a tale situazione, a venti tra dirigenti, funzionari della Asl, della Regione Lazio, dei componenti del collegio sindacale. Nella conferenza stampa i Nas dei carabinieri hanno reso noto che gli accertamenti effettuati riguardano in maggioranza medici specializzati in rianimazione, cardiologia, anestesia, pediatria, neonatologia e dialisi.
Sempre dagli inquirenti i fondi sarebbero stati utilizzati in un tempo che si aggira intorno gli undici anni, che riguardano tutte le normali prestazioni sanitarie. Dalle indagini quello che i Nas hanno riscontrato è stata anche la spesa sanitaria della Asl di Frosinone, che è passata da 1 milione di euro circa, agli oltre 10 milioni di euro nel 2010.
Con un danno nei confronti delle casse dello Stato ingente, ma con un danno altrettanto, ma di immagine della Asl ciociara che è finita sui più importanti media nazionali.
Problemi, già prima di questa indagine, che l’azienda sanitaria locale di Frosinone si porta avanti già da molti anni e che ancora non vedono soluzione.
Basti pensare che in una nota il direttore della Asl di Frosinone Michele Mirabella, ha detto che questi compensi sono legali, che non c’è stata nessuna anomalia. Compensi legittimi per il lavoro svolto dai medici.
Da un dirigente che ricopre un incarico delicato come quello della sanità ci si aspetterebbe molto altro.