(ASI) “Sono giornate cruciali per l'Unione europea, non solo per l'area euro. Siamo ad un bivio storico".
Lo dichiara in una nota il responsabile economia e lavoro del Pd, Stefano Fassina, aggiungendo: "È necessario innanzitutto affrontare l'emergenza: garanzia comune per i depositi bancari, utilizzo del Fondo Salva Stati per sostenere le banche in difficoltà, interventi della Banca Centrale Europea per l'acquisto dei titoli del debito pubblico dei Paesi in difficoltà, revisione del Memorandum imposto alla Grecia, allentamento degli irrealistici piani di austerità dannosamente inseguiti nell'area euro. E poi project bonds, redemption fund, tassa sulle transazioni finanziarie. I Paesi- aggiunge Fassina- dell'area euro hanno ceduto la sovranità formale sulle politiche di bilancio alle istituzione europee, dopo aver perso la sovranità sostanziale a vantaggio dei mercati finanziari. Ora, è urgente dare fondamento democratico alle sedi europee di definizione della politica economica e dotare l'eurozona degli strumenti necessari a far funzionare l'unione monetaria. Senza chiare e inequivocabili scelte politiche immediate e da assumere al vertice dei capi di Stato e di governo del 28 e 29 giugno prossimo, non soltanto la straordinaria storia europea del secondo '900 rischia di essere sprecata, ma i singoli Paesi europei si condannano, tutti, anche quelli che si immaginano più forti, alla marginalità politica nel secolo asiatico. Insistiamo- conclude- con il Governo Monti affinché spenda il capitale di credibilità politica riconquistato dall'Italia, dopo le pesantissime scelte di finanza pubblica approvate dal Parlamento, per un'agenda dell'eurozona in sintonia con le drammatiche necessità della fase. L'involuzione economica e democratica corre veloce. E i pericoli per la sopravvivenza dell'euro sempre più seri”.
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