(ASI) Perugia - Intervista a Enea Paladino, dirigente Giovane Italia. L'anima sociale del PDL della Giovane Italia occupa la sede del partito, reclamando una maggiore democrazia interna e contestando il sostegno del PDL all'esecutivo Monti, giudicato uomo dell'alta finanza, lontano dalle istanze del popolo italiani. Domani 1 Giugno CONFERENZA STAMPA Occupazione sede Pdl
alle ore 10:00 presso la sede del Pdl in via Baglioni a Perugia si terrà la conferenza stampa durante la quale verranno spiegate le motivazioni dell'occupazione e presentato il documento elaborato dalla comunità militante della destra giovanile e dei ragazzi di Rinascita Universitaria.
L'azione
Perugia/Militanti della destra giovanile hanno occupato, alle 7:00 di questa mattina, la sede regionale del Popolo Della Libertà in Via Baglioni a Perugia."NO ALLA PALUDE DEL GOVERNO MONTI" è lo striscione che è stato esposto sulla facciata del palazzo, a sottolineare la protesta contro l'immobilismo partitico ed istituzionale che sta spingendo l'Italia sempre più a fondo in una crisi di cui non si riesce a vedere la fine.Agli ultimi asettici slogan di facciata rispondiamo che non bisogna "formattare", "azzerare" o "resettare", ma ripartire dal cuore, dalle Idee e dall'impegno militante, nelle strade e nei quartieri, per un progetto politico che rifugga dai modelli plastici fino ad ora adottati.Partecipazione, senso civico, attivismo a 360 gradi sono gli strumenti necessari per riconsegnare la politica nelle mani dei legittimi fruitori: i cittadini militanti.
La reazione dei dirigenti regionali del PDL
Occupazione della sede regionale del PdL : un atto forte che ha la mia piena solidarietà
I ragazzi della Giovane Italia che questa mattina hanno occupato pacificamente la sede regionale del PdL hanno la mia totale ed incondizionata solidarietà. Un atto politico certamente forte rivolto ai vertici nazionali per una risposta conseguente alle esigenze che vengono dai cittadini e dalle Comunità. Mi sono recato personalmente ad incontrare i ragazzi e ciò che hanno espresso trova una vasta condivisione non tanto nel sottoscritto, ma per chi ha un minimo di antenne territoriali nell'intero Popolo del Centrodestra che ha bisogno di messaggi chiari. Niente inquisiti nelle liste, primarie, preferenze, nessun paracadutato da fuori ma forte legame territoriale del Rappresentante del Popolo e soprattutto un no netto e chiaro ad un Governo che ad oggi ha affrontato la crisi depauperando le categorie di riferimento del PdL e soprattutto il ceto medio sono parametri costantemente presenti nel linguaggio dell'elettore medio e non c'è bisogno di commissionare sondaggi per rendersene conto. Speriamo che questo messaggio arrivi forte e chiaro a Roma e che si avvii la strada di un Movimento politico basato sul merito e con un forte momento partecipativo dal basso, percorso positivamente aperto dai Congressi provinciali ma che deve trovare sbocco in coerenti comportamenti politici.