(ASI) "Se esiste qualche tessera falsa o qualche tesserato marcio bisogna intervenire subito con rigore assoluto, con lo stesso rigore, pero’, bisogna reagire nei confronti di chi vuole imbastire una campagna che ha per obiettivo, dopo che e’ stato criminalizzato Berlusconi, adesso quello di criminalizzare anche il Pdl in quanto tale ".
Lo ha affermato il presidente dei deputati del Pdl, Fabrizio Cicchitto, che ha osservato:
"Ritengo fondamentale che il Pdl porti avanti la sua iniziativa politica in modo dinamico e non statico, sia su alcuni nodi programmatici (le liberalizzazioni, la semplificazione, l’abbattimento del debito, le proposte per il cambiamento dell’attuale politica europea,le riforme istituzionali e la legge elettorale) sia su un progetto politico (quello di mettere in moto, proprio al fine del bipolarismo, una grande formazione politica di impostazione moderata e riformista alternativa a cio’ che verra’ costruito a sinistra) sia per cio’ che riguarda oggi il suo nuovo modo di essere, cioe’ un partito democratico che elegge i suoi dirigenti e che e’ radicato sul territorio". "Da quest’ultimo punto di vista -sottolinea il capogruppo a Montecitorio- bisogna stare molto attenti a non buttar via insieme all’acqua sporca, anche il bambino. Quando si fanno un milione di tessere si corre sempre qualche rischio. Fortunatamente, pero’, i congressi sono fondati su regole che impediscono i brogli: chiunque ha fatto tessere alle quali non corrispondano persone reali, interessate al Pdl, ha buttato i soldi dalla finestra perche’ per poter votare al congresso, bisogna andarci, esibire la carta d’identita’ e la tessera del partito, ricevendo in cambio dagli scrutatori una scheda vidimata per votare". "Nel caso invece in cui esistano eventuali iscritti appartenenti alla criminalita’ organizzata allora, di fronte non a indicazioni generiche, magari volte a buttar per aria un congresso locale sgradito, ma ad una denuncia precisa con tanto di nomi e cognomi, allora il partito a livello nazionale e locale interverra’ interpellando anche le forze dell’ordine e la magistratura".