(ASI) "Sulle polizze anti-catastrofe il governo ha combinato l'ennesimo gran pasticcio, facendo diventare questo adempimento una vera e propria tassa aggiuntiva sull'Italia che produce.
È necessario fermare le macchine, decidere subito una proroga e utilizzare i prossimi mesi per ripensare profondamente questa misura" dichiara Antonio Misiani, responsabile Economia, Finanze, Imprese e Infrastrutture della segreteria Pd. "L'obbligo per oltre quattro milioni di imprese di sottoscrivere una polizza contro le catastrofi naturali è stato introdotto con la legge di bilancio 2024. Il governo – spiega Misiani - però ha impiegato più di un anno per emanare il regolamento attuativo, entrato in vigore solo dallo scorso 27 febbraio, e ad oggi - a pochi giorni dalla scadenza - non è ancora stato attivato il portale IVASS per confrontare le diverse offerte. Un pastrocchio che lascia milioni di imprese nella più totale incertezza di fronte ad un adempimento che di fatto è diventato l'ennesima tassa caricata dal governo Meloni sulle spalle degli imprenditori italiani, con un costo stimato tra due e tre miliardi di euro. Ultima puntata di questa vicenda sconcertante, la beffa dell'emendamento di proroga annunciato in pompa magna pochi giorni fa dalla maggioranza, ma dichiarato inammissibile dalla Camera". "Mancano pochi giorni al termine di entrata in vigore dell'obbligo. Chiediamo al governo di decidere subito una proroga di almeno sei mesi, avviando immediatamente un confronto con le associazioni di categoria per rivedere questo intervento secondo criteri di ragionevolezza e buon senso", conclude Misiani.