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(ASI) Il Partito Democratico aveva presentato un disegno di legge che restringeva drasticamente il numero dei soggetti autorizzati ad autenticare le firme a sostegno delle liste elettorali. Al di là delle buone intenzioni e della buona fede dei colleghi del PD, Franceschini in testa, su cui non abbiamo motivo di dubitare, quella proposta era e resta, nei fatti, sbagliata e controproducente. A nostro parere le regole elettorali devono essere inclusive e favorire unampia partecipazione di forze politiche, sociali e civiche alle competizioni elettorali.
Leccessiva limitazione voluta dal Pd, rischiava invece di infliggere un grave colpo alla partecipazione democratica, penalizzando le forze minori e le liste civiche. Oltre a questo, la norma finiva col limitare in modo assolutamente irragionevole il diritto di partecipazione dei cittadini alla democrazia diretta attraverso lo strumento referendario. Arrecando, così, una involontaria quanto grave lesione dei diritti costituzionali. Per questa ragione riteniamo che sia una buona notizia la scelta del Pd di rinunciare alloriginaria impostazione, convinti che si possa trovare una soluzione che tenga insieme massimo rigore e controllo e anche la piena libertà e partecipazione. Lo afferma il capogruppo Idv alla Camera Massimo Donadi.
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