Sempre secondo Fammoni, ci sono poi un milione di part time involontari con un numero di ore così basso da essere assimilabili alla condizione di precari a tutti gli effetti. Si calcola poi che ci siano tre milioni di persone sfruttate col lavoro nero e sommerso. “Questa è dunque la situazione del lavoro in Italia – spiega – si tratta di nove milioni di persone in grandissima difficoltà col lavoro. Il tema da affrontare e risolvere è questo e la propaganda sui licenziamenti facili oltre ad essere palesemente sbagliata, serve solo a nascondere questa gravissima realtà”.
“La prima verifica è rappresentata dunque dall'utilizzo degli 8 miliardi di euro promessi dalla Ue per l'occupazione giovanile – conclude Fammoni – dov'è finito il Piano del Governo per il lavoro stabile per i giovani?”.