(ASI) "Dal cantiere della legge di bilancio arrivano notizie inquietanti sull'assegno unico e universale per i figli. Una misura unica, perché ha permesso di superare la frammentazione preesistente, in cui tanti piccoli provvedimenti, fra detrazioni fiscali e trasferimenti, avevano portato a un disegno totalmente casuale, da cui erano escluse ampie fette di popolazione: i lavoratori autonomi e, in larga misura, i lavoratori più poveri.
Una misura universale perché riconoscendo il valore sociale della genitorialità, concede un aiuto a tutte le famiglie in cui ci sono figli, attraverso un sostegno di base, indipendente dal reddito. Anche se poi, ovviamente, rafforza l'aiuto in relazione sia al bisogno sia alla numerosità dei figli e alle loro caratteristiche.
Il governo sembra invece interessato a distruggere entrambe queste caratteristiche, parcellizzando nuovamente la misura in tanti piccoli rivoli, un bonus di qua, una detrazione di là, fuori da qualsiasi logica. Un intervento che, come è avvenuto con lo smantellamento del reddito di cittadinanza, non può che creare inefficienze e iniquità". Così in una nota Cecilia Guerra, responsabile Lavoro nella segreteria del Pd.