(ASI) Roma - “Numeri alla mano, le audizioni odierne sul ddl Calderoli, relativo all’autonomia differenziata, hanno confermato gli allarmi giunti la scorsa settimana dal dossier del Servizio bilancio del Senato. In particolare è emerso che oggi c’è una differenza di 3.800 euro tra la spesa pubblica pro capite al Centro-Nord e quella al Sud.
Differenza che si aggraverebbe riconoscendo un surplus di gettito fiscale alle Regioni più forti, senza contemporaneamente prevedere risorse adeguate a garantire i Livelli essenziali delle prestazioni nelle altre Regioni. Colmare questa differenza di 3.800 euro pro capite, secondo alcune stime emerse nelle audizioni, costerebbe 75 miliardi di euro. E visto che il ddl Calderoli promette l’autonomia differenziata a invarianza di spesa, questo altro non significa che approfondire ancora di più le sperequazioni. Anche laddove si volessero reperire le suddette risorse, infatti, l’esito sarebbe quello di ricavarle ricorrendo a tagli di servizi. Non se ne esce: il ddl Calderoli è un colpo al cuore dell’unità nazionale. Noi faremo tutto il possibile per fermare questo assurdo disegno disgregatore”. Lo comunica in una nota Alessandra Maiorino, vicepresidente dei senatori M5S e capogruppo pentastellato in Commissione affari costituzionali del Senato, dove si stanno svolgendo le audizioni.