(ASI) “Invece di parole vuote e retoriche sulla tecnologia ci si dovrebbe occupare di digitalizzazione dei processi in capo alle scuole e adeguamento delle declaratorie e dei profili del comparto Istruzione”.
Lo sostiene Laura Scalfi, referente Istruzione, Formazione e ITS di Azione, in merito alla dichiarazione di oggi del Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi, circa l’importanza della tecnologia come patto tra generazioni, che ha fatto durante l’evento promosso dalla Spi Cgil ‘SocioTechLab, la tecnologia che fa bene alle persone’. “Si parla di tecnologie abilitanti e tanta retorica ma se si va a fondo si scopre, ad esempio, che la figura di assistente tecnico per le attività di laboratorio è presente solo nelle scuole secondarie di secondo grado. Come Ministro dell’Istruzione – incalza Scalfi – dovrebbe occuparsi di far funzionare le scuole dando loro strumenti e figure professionali adatte. Basti pensare che nei concorsi la conoscenza di strumenti informatici non è un pre-requisito ma solo un titolo preferenziale che da punteggio per salire in graduatoria. La conoscenza degli strumenti digitali e informatici dovrebbe invece essere elemento di sbarramento”, conclude Scalfi.