(ASI) "Il 22 febbraio 2014 in Ucraina ci fu un vero e proprio colpo di stato: il parlamento attraverso un voto incostituzionale, votò per considerare vacante la poltrona del presidente eletto Viktor Yanukovich, che venne sostituito frettolosamente da Oleksandr Turčynov.
A seguito di ciò il partito di estrema destra Svoboda, presente in parlamento, per tramite del suo leader Oleh Tyahnybok, affermò di voler "estirpare dall’Ucraina tutta la feccia russa, tedesca e giudea”. Entrò a far parte dell’esecutivo ottenendo vari ministeri: Difesa e Agricoltura, passando poi per la posizione di vice primo ministro e quella di Procuratore Generale. In Ucraina venne imposta l’eliminazione del russo come lingua ufficiale e al contempo si dava adito alla creazione di un arsenale nucleare ucraino e all’adesione alla Nato esclusivamente in funzione anti-russa.
Dietro al governo di Volodymir Zelensky (iniziato nel 2019) tanto acclamato dalla UE con il beneplacito del Governo Italiano, c’è Azov, una forza paramilitare composta principalmente da militanti di organizzazioni ucraine di estrema destra come Pravy Sector e Svoboda. Questi sono stati i movimenti protagonisti del rovesciamento del governo di Viktor Yanukovich all'inizio del 2014, e che negli anni successivi sono stati incorporati come dipendenze del Ministero degli Affari Interni del paese, e hanno importanti reti finanziarie ucraine e internazionali, tra cui, paradossalmente, quella del magnate Ihor Kolomoisky. Le complicità che i governi occidentali hanno avuto con il governo ucraino, così incline a un'estrema destra con caratteristiche notoriamente fasciste e filonaziste, hanno sollevato allarmi per anni, ma come di solito accade quando sono in gioco interessi economici e geopolitici, sono stati generalmente messi a tacere o omessi dalla stampa privata dominante in Occidente. I legami internazionali e il lavoro di questo estremista di destra fascista, costituito come gruppo paramilitare con riconoscimento ufficiale da parte dello stato ucraino, sono stati evidenziati in numerosi comunicati stampa anche in Europa e negli Stati Uniti, i cui governi stanno promuovendo una politica estera che utilizza il governo ucraino come punta di diamante di un assalto geopolitico della NATO verso territori confinanti con la Russia, cercando di dipingere la Russia come un potenziale 'invasore' dell'Ucraina, in un contesto in cui nell'est del paese e nella penisola di Crimea, c'è una significativa maggioranza di abitanti di lingua russa con legami storici e culturali con la Russia, che rifiutano la deriva estremista di destra del governo di Kiev." Lo dichiara in esclusiva ad Agenzia Stampa Italia con una nota il Coordinatore Nazionale dell’Organizzazione Politica Italia nel Cuore (MIC), Mauro Tiboni.
Nota. ASI precisa: la pubblicazione di un articolo e/o di un'intervista scritta o video in tutte le sezioni del giornale non significa necessariamente la condivisione dei contenuti in esso espressi. Gli elaborati rappresentano pareri, interpretazioni e ricostruzioni storiche anche soggettive. Pertanto, le responsabilità delle dichiarazioni sono dell'autore e/o dell'intervistato che ci ha fornito il contenuto. Il nostro intento è di fare informazione a 360 gradi e di divulgare notizie di interesse pubblico. Naturalmente invitiamo i lettori ad approfondire sempre gli argomenti trattati, a consultare più fonti e lasciamo a ciascuno di loro la libertà d'interpretazione.