(ASI) "I giovani di oggi sono la classe dirigente di domani che avrà il compito di guidare l'Italia e orientarne la crescita. Non vogliamo una classe dirigente 'sballata'. Noi come partito che ha un movimento giovanile ci rimettiamo anche in termini elettorali a contrastare la legalizzazione delle droghe, ma non rinunciamo ai nostri valori pro vita anche se questo ci può costare in termini di attrattività”.
È quanto dichiara il vicepresidente della Camera dei deputati Fabio Rampelli di Fratelli d’Italia nel corso di una conferenza stampa organizzata dalla deputata Maria Teresa a pochi giorni dal giudizio che la Corte Costituzionale emetterà sul quesito referendario che propone, tra le altre cose, la legalizzazione della cannabis.
“La battaglia – ha aggiunto - contro ogni tipo di droga è per noi irrinunciabile e ci rattrista osservare che, di fronte a numeri drammatici, le forze politiche si limitino a mantenere posizioni ideologiche o a nascondersi per non perdere il consenso dei ragazzi”.
“Ci auguriamo che – ha concluso - la Consulta bocci il quesito riconoscendo l'incostituzionalità del referendum in quanto lesivo della salute e della vita, ma se malauguratamente non dovesse accadere saremo pronti a una grande battaglia di civiltà per la vita è contro ogni sua forma di annichilimento".