(ASI) Roma – “Ho fatto personalmente segnalazione all’Ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione frodi dei prodotti agroalimentari del Ministero dell’Agricoltura e al Nucleo Antisofisticazione e Sanità (N.A.S.) dei Carabinieri, degli illeciti commessi dal sig.re Giorgio Fidenato che, contravvenendo alle leggi in vigore, ha coltivato in pieno campo mais OGM. Che non si sia ancora provveduto a rimuovere il raccolto e a bonificare l’area è una vergogna inspiegabile e gravissima”.
A dirlo è la deputata del Gruppo Misto in commissione Ambiente, Sara Cunial che, insieme alle colleghe On. Silvia Benedetti e On. Doriana Sarli, entrambe della Commissione Agricoltura, ha notificato l’accaduto alle autorità competenti.
“L’Italia ha scelto ripetutamente di ripudiare gli OGM – afferma Cunial – Esistono leggi nazionali ed europee che stabiliscono la possibilità di limitare o vietare la coltivazione di Organismi Geneticamente Modificati sul territorio nazionale – continua – Sempre più studi ormai certificano i rischi di queste colture: per la salute delle persone, degli animali e per l’ambiente. Quello basato su piante OGM è un modello industriale che contraddice i dettami della Commissione Europea in termini di sostenibilità, salvaguardia della biodiversità, riduzione dell’uso dei pesticidi, Farm to fork – prosegue – nonché una grave minaccia per le piccole e medie produzioni locali e, in generale, per tutto il comparto delle produzioni biologiche e di qualità che caratterizzano il Made in Italy. È inconcepibile quindi che si continui a strizzare l’occhio a una tecnologia non solo anacronistica ma ormai palesemente nociva per la Vita, l’economia locale, e il cibo di qualità. Numerose associazioni ambientaliste, organizzazioni agricole e contadine e liberi cittadini hanno già in passato sporto denuncia nei confronti del sig.re Fidenato, non nuovo a questo genere di trasgressioni – spiega Cunial – Recentemente quarantasette realtà aderenti al Coordinamento Zero Ogm hanno inviato una segnalazione alla Procura di Udine, alle Forze dell’Ordine, al Ministero dell’Agricoltura e all’assessorato regionale, denunciando l’accaduto. Non si capisce, quindi, il lassismo delle autorità nell’agire ripristinando la legalità attraverso l’immediata estirpazione di tutte le piante di mais OGM dal campo di Fidenato e la relativa bonifica dei terreni inquinati. Oltre alla denuncia firmata congiuntamente con le colleghe ho chiesto anche conto al Ministro competente tramite interrogazione parlamentare e ho sollecitato direttamente le autorità preposte al fine che siano celermente adottati tutti i provvedimenti necessari per punire l’illecito e chi lo ha eseguito, nonché contrastare, ed evitare il ripetersi, di questo gravissimo reato”.