(ASI) L’espressione crisi di Governo, indica, la situazione nella quale l’organo esecutivo , presenta le proprie dimissioni a causa della rottura del rapporto di fiducia, intercorrente con il Parlamento. Il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha avviato una verifica con i partiti che sostengono la sua maggioranza dopo aver avvisato il Quirinale del momento di crisi politica che vive il Governo. Lo scontro politico è stato innescato da Matteo Renzi, capogruppo di Italia Viva.
Oltre al tema centrale del Recovery Fund, la diatriba si concentra anche sulle accuse di decisionismo e scarsa collegialità che i partiti hanno rivolto al premier. Ed ancora la gestione dei Servizi, la sanità, la gestione dei fondi monetari provenienti dall’Europa. Renzi è pronto a mettere in discussione la tenuta del Governo. Ha riferito che se a gennaio il Presidente del Consiglio, non offrirà risposte concretein primo luogo sul Mes (Meccanismo Europeo di stabilità), e sulla delega ai Servizi,si creerà una pessima situazione, rischio la tenuta dell’attuale situazione governativa . Giuseppe Conte respinge con queste parole il fantasma della caduta : “Come la spiegherebbe Renzi agli italiani?”. La situazione non appare ancora chiara. Renzi replica : “Meglio stare fuori dal parlamento che dentro questo governo, ho presentato un programma da cui ci si aspetta risposte, io mi sto giocando l’osso del collo sui contenuti, e non su beghe politiche”. Il nodo centrale della questione è il Recovery Fund. Secondo Italia Viva l’attuale governo Conte non sarebbe in grado di gestirlo al meglio, e dovrebbe lasciare il passo a mani più esperte.Goffedro Bettini definito padre nobile del Partito Democratico, in mediazione con Zingaretti, sta cercando di suggerire a Conte di assumere lui in prima persona l’iniziativa di avviare un “rimpasto”. Giuseppe Conte è dunque pronto a chiamare in causa il Parlamento per scongiurare il peggio. Intanto Palazzo Chigi sembra tremare.
Massimiliano Pezzella – Agenzia Stampa Italia