(ASI) "Con questo articolo cerchiamo di fare chiarezza di fronte ad una sempre più pressante campagna mediatica della paura messa in atto dal Governo, al fine di imporre il vaccino al Covid-19 come unica salvezza per ritornare alla normalità.
"Il vaccino Covid è sperimentale pertanto, checché ne dica Conte o i suoi amici, se uno Stato prevede obbligo vaccinale sperimentale, chi lo decide o favoreggia finisce, dritto dritto, davanti al Tribunale penale internazionale per violazione del divieto di sperimentazione su uomo senza consenso, e non lo salva certo una leggina che accorcia i tempi ordinari. (lo riferisce su Facebook Francesco Scifo Avvocato Cassazionista)”.
Tra i tanti guru passati sulle reti televisive che operano ormai da mesi al servizio del sistema ci mancava un altro consulente in cattedra, Walter Ricciardi il quale per il momento avrebbe consigliato (visto il suo buonismo) al ministro di prevedere la volontarietà vaccinale per gli adulti, ma (testuali parole) “se capissimo che serve il 90-95% di copertura per ottenere l’immunità di gregge, senza la quale ci troveremmo di fronte alla necessità di dover bloccare la produttività e la mobilità per il Paese, si potrebbe, per cause di forza maggiore, valutare anche l’obbligo”. E’ opportuno fare chiarezza e soprattuto far presente che la produzione di un nuovo vaccino segue le stesse fasi di sviluppo di un potenziale farmaco e richiede tempi anche molto lunghi (sino a 10 anni), pertanto quello che ci voglio somministrare non ha alcun tipo di affidabilità, lo confermano le numerose cause avverse che sta provocando. In un passato non del tutto remoto la scoperta di nuovi farmaci veniva affidata ad empirismo e casualità; oggi i nuovi farmaci vengono approntati mediante processi che appartengono al mondo della produzione industriale. Tali processi sono lunghi e dispendiosi, al punto che meno dell’uno per mille delle sostanze sintetizzate nei laboratori chimici diviene poi farmaci disponibili sul mercato.
Mediamente il periodo di tempo intercorrente tra le prime sperimentazioni laboratoristiche e la commercializzazione di un nuovo farmaco è di 6-10 anni, tale periodo si fa ancora più lungo per i farmaci antitumorali, che negli USA è di 14-15 anni. Dalla scoperta del principio attivo alla elaborazione della più idonea formulazione farmacologica si passa attraverso differenti, progressive fasi, che partono dalle prove di laboratorio e dai test tossicologici sugli animali per pervenire alla somministrazione sull’uomo prima sano e poi malato. Tornando al vaccino covid-19 sono ormai conclamati i casi in cui più paesi si trovano costretti a sospendere la sperimentazione, per via delle numerose cause avverse che emergono sul soggetto ai queli questo “siero” viene somministrato, ultimo recente caso quello dell’Australia, in cui diverse persone che si sono sottoposte ai test sono risultate false positive all’Hiv. Il Governo smetta di prendere in giro gli italiani e dica loro la verità: il Covid-19 è un virus influenzale, più virulento ma influenzale che ha colpito gente (prevalentemente anziana) con tre, quattro o cinque patologie, avente una incidenza di mortalità dell’uno per cento sulla popolazione italiana. A confermarlo sono i dati del Ministero della Salute che ha imposto un protocollo (vogliamo pensare per errore) completamente errato. Lo dichiara il Coordinatore Nazionale dell’Organizzazione Politica Italia nel Cuore (MIC) Mauro Tiboni.