Rimangono quindi le perplessità e le preoccupazioni di come è stata gestita questa emergenza sin dalla sua fase iniziale, dove sembrerebbe che fino al 20 marzo gli operatori sanitari del Lazio non hanno avuto i DPI di cui necessitavano. Le responsabilità di questa gestione, a questo punto, saranno presumibilmente appurate nelle sedi competenti ma quello che questa vicenda ha insegnato è che il Lazio ha gestito in modo pessimo questo aspetto dell’emergenza e la cosa che più ci preoccupa per il futuro è che, come ha ammesso candidamente lo stesso Leodori, affronteremo la cosiddetta fase 2 senza mascherine FFP3, che arriveranno a stagione estiva inoltrata, e senza una adeguata fornitura di tute e camici. A questo punto c’è solo da sperare che non ci sia una seconda ondata a breve e che il virus sia più comprensivo di noi.” Così in una nota Laura Corrotti, consigliere Lega Regione Lazio e vice presidente Commissione protezione civile.