(ASI) “Partecipanti alla Resistenza civile o combattenti nella lotta partigiana, le donne hanno offerto un contributo straordinario alla Resistenza in Italia. Si calcola siano state oltre 70mila a prendere parte alla Resistenza, ma con ogni probabilità furono molte di più.
Il ruolo delle donne nella lotta contro il regime nazifascista è entrato a far parte della narrazione storica della Liberazione solo di recente: a 75 anni dalla riconquista della libertà è ancora necessario ricordare, soprattutto alle più giovani generazioni, che il ruolo svolto dalle donne, sia come combattenti che come staffette, fu determinante per la conquista della libertà e della democrazia nel nostro Paese. Dobbiamo ad ognuna di loro non solo gratitudine, ma il più alto riconoscimento per la partecipazione coraggiosa alla Liberazione del nostro Paese”.
È quanto dichiara in una nota la Sottosegretaria alla Salute Sandra Zampa, in occasione del 75esimo anniversario della Liberazione.
“Nilde Iotti, Tina Anselmi, Marisa Ombra, Marisa Rodano, Lucia Ottobrini, Marisa Musu, Carla Capponi, Maria Teresa Regard. E poi Tina Merlin, Rossana Rossanda, Giulia Lombardi, Stefanina Moro e Teresa Noce. Sono solo alcune delle donne della Resistenza che, come tantissime altre, ebbero una parte fondamentale in quegli anni. Tra tutte voglio ricordare la giovane partigiana bolognese “Mimma”, Irma Bandiera: torturata e poi uccisa per non aver voluto rivelare i nomi dei suoi compagni, oggi Irma è per Bologna, la mia città, il simbolo della lotta partigiana combattuta dalle donne emiliane” – aggiunge Zampa.
“Tante altre furono le donne che, come Irma, sacrificarono la propria vita. A tutte loro, alle partigiane morte in battaglia, alle donne che seppero rivoluzionare la propria vita e si ribellarono al modello femminile che il fascismo imponeva e che con il loro impegno diedero impulso alla storia dell’emancipazione delle donne italiane, a tutte coloro che, sopravvissute, hanno testimoniato il ruolo che le donne svolsero nella lotta partigiana e nella Resistenza, va la nostra più profonda gratitudine e il nostro commosso ricordo. L’Italia deve alla loro forza esemplare, al loro coraggio, al loro impegno non solo tanta parte della lotta di Liberazione ma tanta parte della Ricostruzione. Guardiamo a loro anche oggi di fronte alla necessità e all’urgenza di restituire al Paese la fiducia nel futuro e la certezza che riusciremo insieme a farcela” – conclude Zampa.
Fonte foto: www.governo.it