(ASI) Il Governo Italiano sta sbandierando ai quattro venti il “bazooka economico finanziario” per venire incontro alle PMI italiane, artigiani e famiglie.
Allo stato attuale, abbiano semplici proclami non seguiti da interventi reali, monetari immesi sui conti correnti delle aziende e famiglie.
Non son queste le misure giuste per aiutare chi esce da una pandemia economico-fianziaria oltre che di salute.
Il nostro intervento riguarda alcuni Paesi, quali la Spagna, la Francia, la Germania ma in particolare il Regno Unito.
Vivendo e conoscendo tale realtà in quanto ho vissuto lì e tuttora svolgo attivita' accademica e di legal advisor per le aziende che intendono internazionalizzarsi, la misura più incidente economcamente per la PMI è la detassazione totale degli immlbili relativi alle vendite al dettaglio, al tempo libero ma soprattutto all'hospitality management.
Tutte queste misure a sostegno delle realtà economiche non vi è traccia in Italia, Paese, dove, tra gli altri settori, il turismo è la massima attrazione economica e finanziaria.
L'Europa latita e ci rendiamo conto che il famoso detto:”chi da da sé fa per tre” deve essere utilizzato dai nostri politici.
In Italia con i decreti liquidità, aiuti alle PMI sono prestiti imbastiti di eccessiva burocrazia per documenti che le banche hanno necesssariamente in quanto, indispensabili, per gli affidamenti bancari alle imprese. Mentre le aziende avrebbero urgente necessita di sovvenzioni soprattutto a fondo perduto.
Si è cercato in ogni maniera di imporre documenti, vincoli per far sbagliare e trovare alibi per il rigetto delle varie richieste.
Ma non solo. Se ci fosse stato il coraggio di esentare almeno per un anno l'Imu per le aziende di ogni settore merceologico, certamente avrebbe avuto un impatto migliore sia sul Governo in termini di “like” sia sulla economia reale. Invece, putroppo, assistiamo ancora solo a sterili proclami.
di Mauro Norton Rosati di Monteprandone Chancellor Albany International School (Uk)