(ASI) Luigi DI Maio, giovane esponente di spicco del Movimento 5 Stelle, partito che va ricordato è stato il più votato dagli italiani nell'ultime elezioni politiche del 2013. L' On Luigi Di Maio è anche il più giovane deputato della storia della Repubblica Italiana a ricoprire l'importante carica Istituzionale di Vicepresidente della Camera. In merito al Referendum del 04 dicembre 2016, ha le idee chiare del perché occorre votare NO. Lo spiega in sintesi anche ai lettori di Agenzia Stampa Italia.
Perché il 4 Dicembre al Referendum sulla riforma costituzionale bisogna votare NO?
«Bisogna votare No per una semplice ragione, questa riforma ci viene descritta come una riforma che cambia il Paese, ed è vero cambia il Paese ma lo cambia in peggio perché ci toglie il diritto di votare al Senato e da un altro privilegio ai Parlamentari, ai nuovi Senatori che saranno i Consiglieri Regionali e i Sindaci che si prendono l’immunità parlamentare, sui costi della politica è stata la Ragioneria dello Stato a smentire Renzi e a dirci che si risparmieranno 0,83 centesimi di euro ogni anno per italiano, quindi qual è la vera ragione di questa riforma? se non sono i tagli ai costi della politica, se non sono un taglio delle poltrone, perché non c’è un taglio delle poltrone, aumentano 30 mila poltrone in tutti i Comuni italiani è sicuramente un'unica ragione quella di salvare una casta di partiti che sta morendo e che ha bisogno di una riforma per toglierci il diritto di voto e restare al potere»
Il Referendum è l’unico strumento di democrazia diretta in cui è il popolo che decide, abbiamo avuto tre governi di scopo come li chiama Lei, ma abbiamo avuto anche delle interferenze straniere, come giudica queste intromissioni dall'estero e in particolare ricordo che il Movimento 5 Stelle è il primo partito italiano che nel 2013 ha ottenuto più voti di tutti gli altri partiti, come giudica dunque queste intrusioni esterne?
«Ognuno deve portare avanti le proprie battaglie all’interno del proprio Paese, non ci devono essere ingerenze, oggi il fatto che Schäuble, Ministro dell’Economia tedesca tifi per il SI ci dimostra il fatto che se approviamo questa riforma, se si vota SI, finiamo nelle mani della Merkel e della Germania e consegniamo mani e piedi ad un altro Paese, la Germania fa il suo lavoro quello di fare l’interesse dei tedeschi, siamo noi che non facciamo gli interessi degli italiani».
E’ in contraddizione con quanto scritto dal Financial Times e il Wall Street Journal che affermano che se il Movimento 5 Stelle, che lo ribadisco è primo partito in Italia e che nel 2013 ha ottenuto più voti, dovesse andare al Governo si aprirebbe una crisi della zona Euro.
«Non si apre nessuna crisi dell’Euro, Domenica non si vota sull’Euro ma si vota su una Riforma Costituzionale, chi vota SI dà un altro privilegio alla classe politica italiana e farà in modo che non ci libereremo mai più dei partiti che ci hanno già governato e che adesso stanno facendo a pezzi la Costituzione, chi vota NO chiude un’era politica quella dei Governi che non sono passati per le elezioni e finalmente possiamo dire a questi signori che le vostre riforme non ci servono perché le vostre riforme non aiutano il popolo italiano ma aiutano semplicemente i vostri interessi».
Ettore Bertolini - Agenzia Stampa Italia